Vitali, Walter
Minerbio (BO), 30/09/1952
Walter Vitali matura giovanissimo le prime esperienze politiche nei movimenti studenteschi quando frequenta il Liceo Enrico Fermi di Bologna. S'iscrive alla facoltà di filosofia dell'Università degli studi di Bologna dove si laurea a metà degli anni Settanta. In quel periodo è segretario della sezione universitaria del Partito comunista italiano ed in seguito viene nominato responsabile nazionale del settore degli studenti universitari. Eletto consigliere comunale in tre mandati dal 1980 al 1995, diventa assessore supplente nel giugno 1982 con deleghe al decentramento e al progetto giovani nella giunta del sindaco Renato Zangheri. Successivamente, con il sindaco Renzo Imbeni, ha la responsabilità anche del settore affari istituzionali, materia che mantiene fino al 1985, alla fine del mandato. Negli anni Ottanta completa la riforma dei quartieri trasformandoli da organi di partecipazione a centri di organizzazione e gestione dei principali servizi ai cittadini; ridisegna la mappa del territorio accorpandoli e riducendone il numero da 18 a 9. Dal 1985 al 1990 è assessore effettivo; dal 29 luglio 1989 gli vengono affidate le deleghe al bilancio dove imposta tra l'altro una strategia di lettura a budget delle risorse attuata attraverso la responsabilizzazione dei settori nel raggiungimento degli obiettivi.
Walter Vitali viene eletto sindaco di Bologna il 27 febbraio 1993, dopo le dimissioni di Renzo Imbeni. L'esperienza fatta come assessore al bilancio prosegue nel mandato di sindaco attuando il piano delle privatizzazioni, il progetto comune-holding e introducendo la figura del direttore operativo e del direttore generale all'interno dell'organizzazione della dirigenza. Nel 1994 viene istituita la Conferenza metropolitana dei sindaci in previsione della costituzione della città metropolitana.
Nel 1995 Walter Vitali si candida a capo di una coalizione di centrosinistra nelle prime elezioni dirette previste dalla legge n. 81 del 1993, ottenendo la maggioranza assoluta al primo turno, il 23 aprile 1995. La sua è una giunta di governo della città che precede l'esperienza dell'Ulivo - vicesindaco è Luigi Pedrazzi, consigliere di minoranza ai tempi di Giuseppe Dossetti - che si caratterizza anche per la presenza di assessori "esterni", chiamati dalla società civile.
Dal 1995 al 1997 è presidente di "Eurocities" che raggruppa i rappresentanti delle cinquanta maggiori città europee. Durante i suoi mandati Bologna è proclamata città europea della cultura (1995) per l'anno 2000.
L'esperienza di Walter Vitali in comune copre un arco di 19 anni in cui riveste le cariche di consigliere, 11 anni da assessore e sei da sindaco, dal 1993-1999.
Dal 1999 al 2001 è responsabile nazionale delle autonomie locali dei Democratici di sinistra. Nelle stesse liste, nel maggio 2001 viene eletto senatore nel collegio 7 dell'Emilia-Romagna (Bologna-Bazzano). Nella XIV legislatura è membro della prima commissione permanente affari costituzionali del senato e segretario capogruppo dei Democratici di sinistra-Ulivo dal 20 aprile 2004 al 27 aprile 2006. Membro della commissione parlamentare per le questioni regionali dal febbraio 2002 al 27 aprile 2006 e della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle cause dell'occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti dall'8 ottobre 2003 al 27 aprile 2006. Viene rieletto senatore nelle elezioni politiche di aprile 2006. S'iscrive al gruppo dell'Ulivo e entra a far parte della commissione affari costituzionali del senato.
Walter Vitali nasce a Minerbio in provincia di Bologna il 30 settembre 1952.
Vitali, Walter è parte dei seguenti Mandati elettorali
- 1990 (6.5.1990) (Sindaco) vedi
- 1995 (23.4.1995) (Sindaco) vedi
- 1980 (8.6.1980) (Assessore supplente: Decentramento) vedi
- 1985 (12.5.1985) (Assessore effettivo: Affari istituzionali, Elettorale, Anagrafe, Ufficio legale) vedi
- 1990 (6.5.1990) (Assessore: Affari generali, Bilancio) vedi
- 1980 (8.6.1980) (Consigliere) vedi
- 1985 (12.5.1985) (Consigliere) vedi
- 1990 (6.5.1990) (Consigliere) vedi