Pepoli, Carlo
Bologna, 22/07/1796 - Bologna, 7/12/1881
Fu patriota e letterato,
vice presidente dell'accademia dei Felsinei, nel 1825 accolse Giacomo Leopardi
che gli dedicò un'epistola. Fu autore di opere tra cui il libretto de "I Puritani" di Bellini
e di un Vangelo di San Matteo in dialetto Bolognese. Durante la rivoluzione del 1831, fu membro del governo provvisorio e insieme ai fratelli Carlo Luigi Napoleone e Luigi Napoleone seguì Giuseppe Sercognani nella marcia su Roma. Inviato come prefetto in provincia
di Pesaro Urbino fu catturato e
imprigionato dagli Austriaci a Venezia. Si rifugiò in esilio in Francia, prima a Marsiglia poi a Parigi. Trasferitosi a Londra,ottenne la cattedra di letteratura italiana all'University
College e, nel 1839, sposò la scrittrice Elisabetta Fergus.
Nel 1848 ritornò in Italia come emissario straordinario con poteri civili e militari a Roma e come deputato
dell'Assemblea romana, ma
fu ben presto costretto a tornare in esilio in Inghilterra. Ritornato definitivamente in Italia nel 1859, fu eletto deputato della Costituente
delle Romagne. Nel 1860 gli venne assegnata la cattedra di Filosofia e lettere presso l'Università di
Bologna. Ricoprì la carica di Sindaco per il Comune di Bologna dal 1862 al 1866. Sempre nel 1862, fu eletto deputato
di Finale e Mirandola e nominato senatore.
Venne commemorato in Consiglio comunale il 9 dicembre 1881.
e.e.