Palmini, Venanzio
Pavullo (MO), 01/05/1931 - Bologna, 18/05/1982
Venanzio Palmini nasce il primo maggio 1931 a Pavullo nel Frignano, sull’Appennino modenese, dall’operaio Cesare Palmini e Clementa Ferraretti.
Ancora giovanissimo, a partire dal 9 settembre 1943 milita assieme al padre partigiano nella 7ª Brigata Modena della divisione Armando. Il padre, che nella resistenza svolge la funzione di ispettore organizzativo e poi di commissario politico, è arrestato a Pavullo e trasferito a Bologna, dove viene fucilato dai tedeschi in piazza Nettuno il 3 luglio 1944 (secondo altre fonti il 29 giugno) assieme ad altri nove partigiani bolognesi e modenesi, come rappresaglia all’uccisione di un soldato tedesco.
È in seguito a quest’episodio che probabilmente Venanzio inizia a militare nel battaglione Giacomo della 1ª Brigata Irma Bandiera Garibaldi, operando a Bologna fino alla data della Liberazione.
Nel 1945 si iscrive al PCI e si stabilisce in città frequentando la scuola convitto dell’ANPI. Viene dispensato dal servizio militare per aver partecipato alla Resistenza con la qualifica di partigiano.
Nel 1954 inizia a lavorare come sindacalista presso la Camera del Lavoro, settore Enti Locali Ospedalieri di Bologna, svolgendo attività di coordinazione e di propaganda. Riesce in breve tempo ad assumere il ruolo di dirigente nella segreteria come vice segretario, per essere successivamente promosso a segretario responsabile.
Nel 1961 viene eletto membro del consiglio del Ricovero di Mendicità di via Albertoni.
In questi anni effettua alcuni viaggi all’estero, per motivi turistici e per appartenenza ideologica, presso i paesi dell’Europa orientale.
Alla fine degli anni ’60 viene avanzata la proposta di eleggerlo segretario nazionale per gli Enti Locali Ospedalieri; tuttavia Palmini decide di investire la sua esperienza al servizio del Comune, e così, in seguito alle elezioni amministrative del 7 e 8 giugno 1970, viene eletto assessore supplente nel consiglio comunale di Bologna, per la lista “Due Torri”, composta dal PCI e indipendenti.
La giunta è guidata dal sindaco Renato Zangheri, e a Palmini sono assegnate le deleghe per le attività produttive, polizia municipale ed economato.
Alle successive elezioni del 15/16 giugno 1975 grazie alla vittoria della lista “Due Torri” è eletto assessore effettivo con 35 preferenze, assume le deleghe riguardanti l’anagrafe, il personale, l’elettorale e lo stato civile; Zangheri viene riconfermato sindaco.
Gli viene offerto anche l’incarico di rappresentare il Comune in qualità di rappresentante presso l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani).
Terminato l’incarico in Comune, a partire dal 1980 diviene vice presidente del Comitato di gestione di tutti i servizi socio-sanitari della USL 27 Bologna ovest.
Nel 1982 è nominato nel consiglio di amministrazione dell’Istituto Scientifico Rizzoli.
Poche settimane dopo questa nomina, sabato 15 maggio, Palmini è colpito da un embolo cerebrale; ricoverato di urgenza all’ospedale Bellaria di Bologna, muore nella mattinata di martedì 18 maggio, all’età di 51 anni.
Eugenio Delcroix
Fonti consultate
Atti del Consiglio Comunale di Bologna, Anno 1970, Vol. 128, 15/04/1970 – 21/09/1970
Atti del Consiglio Comunale di Bologna, Anno 1975, Vol. 144, 03/04/1975 – 28/10/1975
Archivio Fondazione Gramsci, Partito Comunista Italiano (PCI), federazione provinciale di Bologna, (1943-1991), Commissioni, sezione di Lavoro e Dipartimenti, Commissione stampa e propaganda, attività, Busta 4, fascicolo 36, Discorso funebre di R. Imbeni in ricordo di V. Palmini, 19/05/1982.
Archivio della Questura di Bologna, 1872 mar. 28 – 1983, giu. 25,Gabinetto, Persone pericolose per la sicurezza dello stato 1872. mar. 28 – 1983 giu.25, defunti di recente, 1913 gen. 08 – 1983 giu. 25, Busta 3, Palmini Venanzio
L. Arbizzani, N. S. Onofri, Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese (1919-1945) Vol. IV, (M – Q), Comune di Bologna, Istituito per la storia di Bologna, 1995.