Gagliani, Armando
Molinella, 16/01/1890 - Bologna, 18/02/1974
Armando Gagliani
Armando Gagliani nasce a Molinella nel 1890; a vent'anni si trasferisce a Bologna dove si diploma all'Istituto delle belle arti come restauratore. Socialista fino alla scissione del 1921, si iscrive al Partito Comunista nel 1936 diventando attivo antifascista. Nel suo laboratorio di via San Vitale, 118 si tengono riunioni clandestine e si nasconde un deposito di armi. Riconosciuto partigiano nella 1a brigata Irma Bandiera della 7a Gap dal 1 ottobre 1943, si occupa di diffusione della stampa e propaganda e cura i collegamenti fra i settori politici e quelli militari. Dopo la Liberazione viene incaricato dal Comitato di liberazione nazionale della provincia di Bologna, insieme ad Evaristo Diamanti (Pci) e Luigi Lanzi (Psi), di rifondare su basi democratiche un movimento sindacale che riorganizzi in modo unitario gli artigiani bolognesi. Il 14 giugno 1945 viene insediato ufficialmente il Segretariato provvisorio della nuova associazione democratica degli artigiani - composto dallo stesso Gagliani, Lanzi e Amleto Rocca (Dc) - che lo elegge Presidente provinciale, carica che ricoprirà fino al 1961 quando l'Associazione provinciale artigiani si trasformerà in Confederazione nazionale artigiani, di cui manterrà la presidenza onoraria fino al 1974, anno della sua scomparsa.
Nelle elezioni amministrative del 24 marzo 1946 viene eletto consigliere comunale nelle liste del Partito comunista ed è assessore all'Alimentazione nella prima giunta del Sindaco Giuseppe Dozza dopo la Liberazione. Viene nuovamente eletto consigliere nei mandati seguenti fino al novembre 1960. È nominato revisore del conto consultivo del Comune e delle Aziende municipalizzate del gas, Tranvie elettroniche e Mercato ortofrutticolo per gli anni dal 1945 al 1959.
La sua figura di sindacalista artigiano e di protagonista nelle attività dell'amministrazione portano Gagliani ad essere uno dei più accesi sostenitori della realizzazione della Fiera di Bologna, di cui come Cna risulta essere uno dei soci fondatori e consigliere di amministrazione.
Nel 1966, gli viene conferita la medaglia d'oro in occasione del XX anniversario della elezione come consigliere nelle prime elezioni amministrative dopo la Liberazione del 24 marzo 1946.
Muore a Bologna il 18 febbraio 1974 e pochi giorni dopo la sua scomparsa viene commemorato da Sergio Montanari in Consiglio comunale: "luminosa figura di democratico e di combattente per la libertà, nonché uno tra i più alacri e solerti artefici della sua ricostruzione, sia materiale, dopo le rovine della guerra, sia morale, dopo l'annullamento di ogni vivere civile imposto dal fascismo". Un grande corteo funebre, aperto dal gonfalone del Comune, attraversa le vie del centro.
Il 20 febbraio 2004, in occasione del trentesimo anniversario della sua scomparsa, viene inaugurata la targa a lui dedicata della rotonda stradale in zona Roveri, cuore dell'artigianato bolognese. In questa occasione la Cna ha donato alla città di Bologna un'imponente scultura realizzata dagli artisti Nicola Zamboni e Sara Bolzani dal titolo, Artigiani e Cna, valore d'insieme, che raffigura dieci mestieri dell'artigianato.
paola furlan
Riferimenti bibliografici
Luigi Arbizzani, Armando Gagliani, in Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese 1919-1945, vol. D-L, p. 196.
Commemorazione del signor Armando Gagliani, Seduta del 25 febbraio 1974, Atti del Consiglio comunale, p. 242.
http://www.bo.cna.it, 11 gennaio 2007.
Armando Gagliani nasce a Molinella nel 1890; a vent'anni si trasferisce a Bologna dove si diploma all'Istituto delle belle arti come restauratore. Socialista fino alla scissione del 1921, si iscrive al Partito Comunista nel 1936 diventando attivo antifascista. Nel suo laboratorio di via San Vitale, 118 si tengono riunioni clandestine e si nasconde un deposito di armi. Riconosciuto partigiano nella 1a brigata Irma Bandiera della 7a Gap dal 1 ottobre 1943, si occupa di diffusione della stampa e propaganda e cura i collegamenti fra i settori politici e quelli militari. Dopo la Liberazione viene incaricato dal Comitato di liberazione nazionale della provincia di Bologna, insieme ad Evaristo Diamanti (Pci) e Luigi Lanzi (Psi), di rifondare su basi democratiche un movimento sindacale che riorganizzi in modo unitario gli artigiani bolognesi. Il 14 giugno 1945 viene insediato ufficialmente il Segretariato provvisorio della nuova associazione democratica degli artigiani - composto dallo stesso Gagliani, Lanzi e Amleto Rocca (Dc) - che lo elegge Presidente provinciale, carica che ricoprirà fino al 1961 quando l'Associazione provinciale artigiani si trasformerà in Confederazione nazionale artigiani, di cui manterrà la presidenza onoraria fino al 1974, anno della sua scomparsa.
Nelle elezioni amministrative del 24 marzo 1946 viene eletto consigliere comunale nelle liste del Partito comunista ed è assessore all'Alimentazione nella prima giunta del Sindaco Giuseppe Dozza dopo la Liberazione. Viene nuovamente eletto consigliere nei mandati seguenti fino al novembre 1960. È nominato revisore del conto consultivo del Comune e delle Aziende municipalizzate del gas, Tranvie elettroniche e Mercato ortofrutticolo per gli anni dal 1945 al 1959.
La sua figura di sindacalista artigiano e di protagonista nelle attività dell'amministrazione portano Gagliani ad essere uno dei più accesi sostenitori della realizzazione della Fiera di Bologna, di cui come Cna risulta essere uno dei soci fondatori e consigliere di amministrazione.
Nel 1966, gli viene conferita la medaglia d'oro in occasione del XX anniversario della elezione come consigliere nelle prime elezioni amministrative dopo la Liberazione del 24 marzo 1946.
Muore a Bologna il 18 febbraio 1974 e pochi giorni dopo la sua scomparsa viene commemorato da Sergio Montanari in Consiglio comunale: "luminosa figura di democratico e di combattente per la libertà, nonché uno tra i più alacri e solerti artefici della sua ricostruzione, sia materiale, dopo le rovine della guerra, sia morale, dopo l'annullamento di ogni vivere civile imposto dal fascismo". Un grande corteo funebre, aperto dal gonfalone del Comune, attraversa le vie del centro.
Il 20 febbraio 2004, in occasione del trentesimo anniversario della sua scomparsa, viene inaugurata la targa a lui dedicata della rotonda stradale in zona Roveri, cuore dell'artigianato bolognese. In questa occasione la Cna ha donato alla città di Bologna un'imponente scultura realizzata dagli artisti Nicola Zamboni e Sara Bolzani dal titolo, Artigiani e Cna, valore d'insieme, che raffigura dieci mestieri dell'artigianato.
paola furlan
Riferimenti bibliografici
Luigi Arbizzani, Armando Gagliani, in Gli antifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo nel bolognese 1919-1945, vol. D-L, p. 196.
Commemorazione del signor Armando Gagliani, Seduta del 25 febbraio 1974, Atti del Consiglio comunale, p. 242.
http://www.bo.cna.it, 11 gennaio 2007.