Cucchi, Aldo
Reggio Emilia, 27/12/1911 - Bologna, 08/05/1983
Aldo Cucchi, medico, promosso tenente nel 1942, fu trasferito nell'ospedale di Bologna dove si venne a trovare l'8 settembre 1943. Dall'aprile all'agosto 1944 fu comandante della 7ª Brigata GAP Gianni Garibaldi. Incarcerato dal giugno al luglio dello stesso anno, successivamente guidò la 62ª Brigata Camicie rosse Garibaldi per poi tornare alla 7ª Brigata GAP Gianni Garibaldi con funzioni di commissario politico. Dal marzo 1945 assunse la carica di vice comandante della divisione Bologna, oltre ad essere membro del gruppo degli intellettuali Antonio Labriola. Nel 1945 fu designato dal Partito comunista italiano a far parte del primo consiglio comunale di Bologna nominato dal Comitato di Liberazione Nazionale e dal Governo Militare alleato. Nel 1946 venne rieletto consigliere comunale e l'8 maggio 1950 ricevette le congratulazioni del consiglio per il conferimento della medaglia d'oro al valor militare per il contributo dato alla Resistenza. Il 15 giugno dello stesso anno la città volle celebrarlo, conferendogli la cittadinanza onoraria di Bologna. Nel 1951 si dimise da consigliere comunale e dal PCI per seguire la linea politica proposta da Valdo Magnani in occasione del VII Congresso della Federazione Reggiana del Partito Comunista Italiano. Soprannominati entrambi "Magnacucchi" dai membri del PCI, insieme ad alcuni componenti del Partito socialista italiano costituirono un "Comitato d'azione per l'unità e l'indipendenza del movimento operaio in Italia" che portò alla fondazione del Movimento Lavoratori Italiani. Questa esperienza si concretizzò nel 1952, con la fondazione dell'Unione Socialista Indipendente, che si presentò alle elezioni del 7 giugno. Nel 1956 Aldo Cucchi aderì al PDSI e fu eletto come consigliere della provincia di Bologna. Fu, inoltre, presidente del consiglio direttivo provinciale fino alla morte. Il 21 aprile 1966, in occasione del XX anniversario dell'elezione in consiglio comunale, gli venne conferita la medaglia d'oro. Fu commemorato in consiglio comunale il 9 maggio 1983.