Operaio e poi macchinista delle Ferrovie dello Stato è discriminato sul lavoro perchè antifascista e licenziato per "scarso rendimento" nel 1923. Iscritto al Partito socialista è arrestato nel 1938: viene condannato dal Tribunale Speciale per aver complottato conto lo Stato - associazione e propaganda sovversiva - e condannato a 5 anni di carcere che sconta in parte. Ritorna in libertà il 14 luglio 1941. Nel dopoguerra riprende il suo lavoro in ferrovia e ricostruisce il Sindacato dei ferrovieri. Pensionato, si attiva per la costituzione del Sindaco ferrovieri pensionati.
Commemorato in Consiglio comunale il 19 novembre 1955.
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Borghi, Roberto è parte dei seguenti Mandati elettorali