Bernardi, Giovanni [1894-1971]
Bologna, 03/03/1894 - Bologna, 16/05/1971
Giovanni Bernardi, ferroviere, segretario provinciale del Sindacato dei ferrovieri negli anni Venti, viene licenziato dalle ferrovie per "scarso rendimento". Nelle elezioni amministrative del 31 ottobre 1920 viene eletto consigliere comunale nelle liste del Partito socialista. Nel 1923 è costretto ad emigrare in Francia, ma l'anno seguente rientra a Bologna. Nel 1928 viene arrestato per la sua attività contro il fascismo, ammonito e poi rilasciato. Partecipa attivamente alla Resistenza e viene designato dal Partito socialista nel Consiglio comunale del 19 dicembre 1945, nominato dal Comitato di liberazione nazionale Emilia-Romagna e dalle autorità alleate. Eletto consigliere nei mandati del 24 marzo 1946 e 27 maggio 1951, è nominato assessore effettivo con le deleghe ai servizi demografici, e per un certo periodo, assessore supplente all'assessorato all'assistenza. È stato anche presidente della Commissione toponomastica.
Nel 1966 gli viene conferita la medaglia d'oro in occasione nel XX anniversario dell'elezione in Consiglio comunale.
Muore a Bologna il 16 maggio 1971; il giorno seguente viene commemorato dal sindaco Renato Zangheri in consiglio comunale:
Signori consiglieri, un lutto grave ha colpito la nostra città: è morto Giovanni Bernardi che era stato consigliere comunale fin dal 1920, eletto nella lista del Partito socialista italiano, ed era presente nell'aula consiliare il 21 novembre 1920, dopo l'elezione del Sindaco Ennio Gnudi, allorché la violenza fascista provocò l'eccidio di Palazzo d'Accursio. Aveva partecipato attivamente alla lotta antifascista ed alla Resistenza, aveva fatto parte del consiglio comunale designato dal Comitato di Liberazione Nazionale che si insediò qui il 19 dicembre 1945. Eletto poi consigliere comunale, era stato per un decennio assessore ai Servizi Demografici, Presidente della Commissione toponomastica ed aveva retto come supplente l'assessorato all'Assistenza.
Credo di interpretare il pensiero di tutto il Consiglio inviando alla moglie le più sentite condoglianze dell'Amministrazione comunale.
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