Riforma del piano organico dell'Ufficio Edilità ed Arte
29 Dicembre 1876
Il Consiglio approva una riforma radicale dell’ufficio tecnico e del suo personale. L’ingegnere Capo viene affiancato da due collaboratori amministrativi e un assistente tecnico, allo scopo di liberarlo dalle incombenze minute ed esecutive e per farlo concentrare sulla direzione d’ufficio. Viene ricostruita e potenziata la sezione della città, con l’idea di affidarla a due ingegneri capaci di seguire l’andamento dei lavori principali, Antonio Dallolio ed Edoardo Tubertini (sostituto di Zannoni). Questi due responsabili hanno il compito di coordinare 17 impiegati di cui 6 ingegneri. Antonio Zannoni viene trasferito alla direzione dei lavori di riattivazione del cunicolo dell’acquedotto. Vengono confermati l’ingegnere Corelli, Priori, Lambertini e il disegnatore Brighenti, mentre il posto di aggiunto tecnico passa a Francesco Boriani (vincitore su 14 concorrenti).