Lavori di pubblica utilità
22 maggio 1875
Nelle sedute di maggio si riapre la discussione intorno alla realizzazione di opere di pubblica utilità. Alessandro Maccaferri presenta una nuova proposta riprendendo il progetto di Antonio Zannoni del 1870 per la costruzione di un macello comunale, predisponendo lo sgombero del mercato di piazza Maggiore entro il 1878. Per il Palazzo comunale fa sue alcune proposte di Cesare Lugli come quella di ospitare al suo interno alcuni enti pubblici. Propone delle modifiche ai lavori per la sistemazione degli uffici giudiziari, nonché di riunire Archivio e Musei nel palazzo della Morte. La relazione prende in considerazione solo le spese che potranno essere sostenute e finanziate (600.000 lire) dal prestito Grego.
Il Consiglio approva solo la metà delle proposte: la sistemazione di uffici giudiziari, degli uffici pubblici, dei musei e lo sgombero di piazza Maggiore, anticipato al 1877. Si prevede che i posteggianti del mercato dovranno trasferirsi nelle sedi provvisorie a est ed ovest del centro (nella selciata di strada Maggiore, poi denominata piazza Aldrovandi, e nella selciata San Francesco, poi divenuta piazza Malpighi). Si prevede, infatti, di trasformare queste in sedi di mercato stabili, attraverso la realizzazione di una copertura in legno. La sorveglianza dei lavori al Palazzo comunale viene assegnata a Ulisse Minarelli.