Piano Regolatore Edilizio
21 Gennaio 1886
Viene approvato dal Consiglio il progetto definitivo del piano regolatore edilizio dopo una lunghissima discussione consiliare. La Giunta chiede una legge speciale per effettuare con più facilità gli espropri necessari, ma assumono posizione contraria, in difesa dei privati, l’avv. Diomede De Simonis (cattolico) e il deputato avv. Baldini (moderato). Questi notano che le norme di pubblicazione dei piani non distinguono tra i piani regolatori approvati per decreto e quelli adottati con legge speciale, impedendo ai cittadini di opporsi ai particolari dell’esecuzione. Assumono la difesa della Giunta gli avv. Ernesto Salaroli e Rodolfo Rossi (democratico), sostenendo che l’emanazione della legge rappresenta una garanzia più che sufficiente per i privati. Viene proposto da De Simonis di rimandare ogni decisione alla Giunta: Gualtiero Sacchetti, così, si impegna personalmente a far valutare il progetto dal Ministero dei Lavori Pubblici. Il piano viene approvato anche se il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici impone alcune modifiche.