Cittadinanza onoraria al Cardinale Giacomo Lercaro, Arcivescovo di Bologna
26 Ottobre 1966
Il Consiglio comunale si riunisce in seduta straordinaria per celebrare il settantacinquesimo genetliaco di S.E. il cardinale Giacomo Lercaro, arcivescovo di Bologna.
Apre la seduta e celebra l'anniversario il sindaco Guido Fanti che ricorda la decisione dell'Arcivescovo di continuare nell'attività di guida dell'Arcidiocesi bolognese.
IL CARDINALE LERCARO CITTADINO ONORARIO PER VOTO UNANIME DEL CONSIGLIO COMUNALE
Il conferimento della cittadinanza onoraria al presule è stato deliberato all'unanimità, per acclamazione, dal consiglio comunale, riunito in seduta straordinaria il 26 ottobre 1966 con un unico punto all'ordine del giorno: «75° genetliaco di S. Em. il cardinale Giacomo Lercaro, arcivescovo di Bologna». La proposta e la relativa motivazione sono state presentate dal sindaco Fanti, a nome della giunta, e salutate dall'applauso di tutto il consiglio comunale e del pubblico presente, levatisi in piedi.
Prima di togliere la seduta, il sindaco ha invitato una rappresentanza della giunta e dei gruppi consiliari e il segretario generale del comune ad accompagnare lui stesso e il vice sindaco on. Gianguido Borghese alla sede arcivescovile, per partecipare ufficialmente al cardinale Lercaro la decisione adottata dal consiglio comunale.
Con il sindaco e il vice sindaco si sono subito recati all'arcivescovado gli assessori Adriana Lodi, Athos Bellettini, Pietro Crocioni e Ettore Tarozzi, in rappresentanza della giunta, i consiglieri Dozza e Galetti («Due Torri»), Babbini (PSI), Vecchi (PSIUP), Degli Esposti (PSDI), Felicori e Tesini (DC), Di Matteo (PLI), Martinuzzi (MSI), accompagnati dal segretario generale del comune dott. Boccardi e dal capo dell'ufficio relazioni pubbliche dott. Cecchini.
La delegazione è stata accolta nella residenza arcivescovile dai segretari del cardinale, mons. Fraccaroli e don Vecchi, dal cancelliere arcivescovile mons. Cassoli e da mons. Gherardi, i quali hanno introdotto il sindaco e i rappresentanti comunali nello studio del cardinale Lercaro, ove il presule, che li attendeva insieme con il vescovo ausiliare mons. Bettazzi e con il prof. don Giuseppe Dossetti, li ha cordialmente ricevuti.
Successivamente tutti si sono trasferiti nella «sala degli arcivescovi», ove già si trovavano i rappresentanti del presbiterio bolognese, i più diretti collaboratori dell'arcivescovo e i dirigenti delle principali organizzazioni cattoliche.
Erano presenti mons. Melloni, camerlengo del capitolo di San Pietro, mons. Benazzi, primicerio del capitolo di San Petronio, mons. Bartoli e Carlo Salizzoni, rispettivamente assistente e presidente della consulta diocesana di Azione cattolica, mons. Facchini e il dott. Gervasio, assistente e presidente della giunta diocesana di Azione cattolica, monsignor Dardani e il dott. Gherardi per le ACLI, la signora Stagni per il CIF, mons. Salmi, delegato arcivescovile per l'ONARMO, mons. Bonetti per i parroci urbani, mons. Catti, direttore dell'ufficio catechistico arcivescovile, il dott. Antonio Rubbi; erano pure presenti il direttore de «L'Avvenire d'Italia», dott. La Valle, il direttore della sede della RAI-TV di Bologna, dott. Bettin, e i rappresentanti della stampa. Il cardinale ha presentato al sindaco tutti gli astanti, così come il sindaco gli aveva presentato i componenti della delegazione comunale, e lo ha invitato a sedersi accanto a lui. A lato del cardinale ha preso posto il vescovo ausiliare mons. Bettazzi, e a lato del sindaco il vice sindaco on. Gianguido Borghese.
Fra la vivissima attenzione di tutti i presenti, il sindaco, che cingeva la fascia tricolore, si è alzato per comunicare ufficialmente al cardinale Lercaro la decisione del consiglio comunale. Al termine del suo indirizzo, nel quale ha espresso direttamente al presule i concetti e gli spiriti illustrati poco prima al consiglio comunale, il sindaco ha consegnato al cardinale Lercaro la motivazione per il conferimento della cittadinanza onoraria. Il cardinale Lercaro, prendendo a sua volta la parola, ha manifestato al sindaco e alla delegazione comunale i profondi sentimenti suscitati in lui dalla decisione della civica assemblea e il commosso e significativo suo ringraziamento.
Tutti i presenti hanno salutato con un caloroso applauso le parole del sindaco e quelle del cardinale. Il presule ha poi riaccompagnato la delegazione comunale, salutando cordialmente il sindaco, il vice sindaco e tutti i membri.