La Giunta della Liberazione
21 Aprile 1945
Il Comitato regionale di Liberazione nazionale Emilia Romagna nomina una giunta di tredici assessori che viene successivamente confermata dal Governo militare alleato - Città di Bologna il 2 maggio 1945, con valore retroattivo. Il 21 aprile 1945 Giuseppe Dozza è designato Sindaco di Bologna dal Comitato regionale di Liberazione nazionale Emilia-Romagna e successivamente confermato dal Governo militare alleato, Città di Bologna, il 7 maggio e il 12 maggio 1945, con valore retroattivo in attesa di libere elezioni.
Il CLN assicura il governo della cosa pubblica con decreto firmato da Antonio Zoccoli, del Partito liberale presidente del CLN Emilia-Romagna e da Verenin Grazia, del Partito socialista segretario, che nomina: Gianguido Borghese, Partito socialista, Prefetto; Romolo Trauzzi, Partito d'Azione, Questore; Giorgio Melloni, Democrazia cristiana, Presidente della Deputazione provinciale; Massimiliano Alberigi Quaranta, Partito liberale, presidente della Commissione economica regionale (Camera di Commercio).
La Giunta della Liberazione è formata dai rappresentanti del CLN e si compone: Angelo Senin, democratico cristiano, Mario Forcellini del Partito d'Azione e Artemio Pergola, socialista sono i tre vice Sindaco. Comprende inoltre gli assessori effettivi: Emilio Vivaldi, Partito liberale; Mario Martini, Partito liberale; Domenico Comandini, Democrazia cristiana; Giovanni Bordoni, Partito socialista; Jonio Zuffi, Partito socialista; Giovanni Bortolotti, Partito repubblicano; Ersilio Colombini, Partito comunista e gli assessori supplenti: Giuseppe Beltrame, Partito comunista; Pietro Valenza, Partito Repubblicano.