Portici - istruzioni per la cura e l'uso

La fitta sequenza dei portici costituisce un vero e proprio sistema urbano di percorsi pedonali coperti che innerva tutta la città storica e si estende anche fuori dal perimetro della cerchia della antiche mura. Nel corso dei secoli, il portico non ha mai mutato la sua natura giuridica: è una proprietà privata di uso pubblico.Questa peculiarità ha delle evidenti conseguenze: poiché i principali fruitori del portico sono i cittadini, genericamente intesi, che vi passeggiano sotto, i proprietari degli edifici sovrastanti tendono a non percepire il portico, che ha un uso fortemente pubblico, come loro proprietà, con tutto quello che ne consegue in termini di responsabilità e cura. Se per prendersi cura dei portici occorre poi affrontare iter autorizzativi complessi, che vanno dall'occupazione di suolo pubblico, all'ottenimento di pareri da parte degli enti preposti, lo scoraggiamento non solo dei proprietari, ma di tutti coloro che vorrebbero occuparsene, cresce fino a diventare una valida giustificazione per la mancanza di iniziativa. Il documento “Portici. Istruzione per la cura e l'uso” si inquadra in più ampio contesto di azione intraprese dall'Amministrazione Comunale, finalizzate ad agevolare l'iniziativa dei privati. Le istruzioni per la cura e l'uso dei portici sono organizzate in schede e articolate in 9 sezioni tematiche, in modo da agevolare una consultazione rapida e diretta a partire dai singoli problemi. I temi affrontati riguardano l'uso dei portici in relazione alle esigenze delle attività commerciali, dei pubblici esercizi, agli allestimenti temporanei per occasioni particolari e stagionali, alla posa di complementi a servizio delle utenze domestiche e private, alle esigenze dei vari tipi di mobilità, all'allestimento di cantieri e ponteggi, all'igiene e alla pulizia. Le ultime 2 sezioni, pavimentazioni ed illuminazione, affrontano interventi più strutturali, fondamentali per la qualità dei portici e dunque di tutta la città.