Biblioteca Salaborsa per i portici

"Ordiniamo che tutti coloro che sono sotto la giurisdizione del comune di Bologna, aventi case e aree fabbricabili senza portici in città e nei borghi suburbani, in luoghi in cui è consueto che vi siano, sono obbligati a far costruire il portico se non c'è, ciascuno nel proprio fontestrada; se il portico già esiste, in perpetuo devono fare la manutenzione a loro spese". (Dagli statuti del 1288).

A partire da quelli "sporti" medievali fino a quelli contemporanei che si continuano a costruire nelle periferie, i portici s'intrecciano con la storia della città, ne fanno letteratura, cinema e musica. La biblioteca Salaborsa ha realizzato una preziosa bibliografia sui portici e ne traccia una storia attraverso una curiosa cronologia: si scopre così, per es., che nel 1797 furono tolti i fittoni e i gradini a capo dei portici cittadini per evitare intralci alla circolazione o che nel 1947 il portico dall'Arco del Meloncello all'ex Arco Guidi ospita chi ha perso la casa a causa delle incursioni aeree.
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La citazione iniziale è tratta da F. Bocchi, Bologna e i suoi portici, Bologna, Grafis, 1997, p. 38

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