Bologna sarà la prima grande città ad adottare la possibilità di scegliere per la donazione degli organi al momento del rilascio o rinnovo della carta d'identità. Nella carta d'identità non apparirà nulla e una copia della dichiarazione di consenso o diniego verrà conservata anche negli uffici comunali.
Dal 15 dicembre, il nuovo servizio, che registra il giorno successivo alla dichiarazione a donare gli organi nel Sistema informatico nazionale del Ministero della salute, sarà attivo all'URP di piazza Maggiore, mentre dal primo gennaio sarà esteso a tutti gli Sportelli del Cittadino dei quartieri, già coinvolti nella formazione.
"Bologna è la seconda delle grandi città italiane che fa questo passo, dopo Roma che l'ha applicato solo alla circoscrizione Roma centro", ha sottolineato il direttore del centro nazionale trapianti, Nanni Costa, esprimendo soddisfazione per l'estensione del sistema e ricordando i numeri: 300.000 trapianti l'anno; 1,5 milioni di iscritti per la donazione post mortem, circa 40.400 in provincia di Bologna, di cui 863 a Bologna (inclusi i circa 120 dinieghi).
Nel presentare il nuovo servizio, l'assessore alla Salute, Luca Rizzo Nervo, ha sottolineato che "si tratta di una scelta comune, fatta attorno all'idea del dono degli organi come atto di civiltà, che va in direzione della semplificare il sistema di espressione della volontà", oggi possibile, oltre che presso l'associazione AIDO, negli uffici ASL, dopo la legge del 1999. L'assessore alla Legalità, Nadia Monti, sottolinea invece "come il rilascio o rinnovo della carta d'identità sia uno dei punti di maggiore contatto tra amministrazione e cittadinanza, luogo ideale per informare e recepire la volontà". Il Comune di Bologna rilascia infatti circa 80.000 carte d'identità l'anno e potrà informare tutti i cittadini, all'insegna dello slogan adottato: informati, decidi e firma.