Porta Galliera, in corso il restauro per renderla ancora più bella e sicura

Porta Galliera si fa ancora più bella e sicura: sono cominciati i lavori di restauro delle superfici e degli elementi architettonico-decorativi e di ripristino della copertura del cassero di Porta Galliera, in piazza XX Settembre. Per l'intervento sono stati stanziati 250.000 euro.

I lavori, che vanno dalla spolveratura alla rimozione dei materiali incongrui, dalla pulitura chimica dei depositi incerenti e delle croste nere ad azioni di preconsolidamento e consolidamento delle superfici e della struttura, riguardano le superfici in pietra arenaria, quelle in calcestruzzo (materiale ampiamente utilizzato per la ricostruzione delle merlature in occasione dei lavori risalenti agli anni 1933-1934) e quelle in muratura di mattoni.

Particolarmente interessanti gli interventi sulla pietra arenaria di cui sono costituiti gli elementi architettonici e decorativi del cassero: l’arenaria è una pietra da taglio, nota fin dai tempi degli etruschi e dei romani, che agli inizi del Cinquecento, con l'affermarsi a Bologna della cultura rinascimentale, fu impiegata massicciamente per la sua facile lavorabilità e per la possibilità di essere reperita nelle vicine zone collinari bolognesi, in appennino o anche in pianura. Questo materiale assai friabile, però, subisce oggi fenomeni di dilavamento, erosione e alterazione chimico-fisica della matrice silicea per l’esposizione agli agenti atmosferici e allo smog.

Curiosità storiche

Il cassero di Porta Galliera sorge sull'antica via che conduceva a Galliera e al suo avamposto difensivo verso il ferrarese. La prima porta, con un cassero quadrangolare, venne eretta all'inizio del XIII secolo, in occasione dell'innalzamento della cinta muraria di difesa dell'antico nucleo cittadino. Successivamente venne ricostruita e fornita di ponte levatoio, in concomitanza con la costruzione della vicina fortezza che il cardinale Bertrando del Poggetto fece innalzare appena ad oriente tra il 1330 e 1333 e con la quale condividerà in parte la stessa sorte, venendo abbattuta, riedificata e rimaneggiata varie volte. Al 1494 risalgono il canale ed il nuovo porto che un tempo vi era all'interno del cassero, che infatti fin dalle origini ebbe l’importante funzione di raccordare vie di terra e d’acqua verso la pianura e verso Ferrara: il canale fu inaugurato nel mese di gennaio con il passaggio del convoglio di imbarcazioni provenienti dal porto fluviale di Corticella.
Nel corso della prima metà del Seicento la porta fu oggetto di vari interventi e nel 1659 fu deciso di costruire ex novo la porzione della cinta muraria attigua alla porta nel mezzo della fossa esistente invece che appoggiarsi alla base delle vecchie mura, ritenute eccessivamente compromesse alle fondamenta. Tra il dicembre 1661 ed il gennaio 1662 i lavori giungono praticamente alle fasi finali e nel gennaio del 1663 possono ritenersi del tutto ultimati.
A partire dal 1770, a seguito delle valutazioni svolte sulla costruzione della nuova Porta di Strada Maggiore, si decise di provvedere alla sostituzione di tutti i ponti levatoi lignei, compreso quello di Porta Galliera, con ponti in muratura, l'ultimo dei quali venne ultimato il 19 agosto del 1777.

L'8 agosto 1848 la porta fu teatro della cacciata dell'esercito austriaco ad opera dei cittadini bolognesi, circostanza storica che probabilmente salvò il monumento dalle mutilazioni subite dalle altre porte monumentali, ma che non le impedì di rimanere isolata a seguito della quasi totale demolizione della terza cerchia di mura avvenuta  tra il 1902 ed il 1905.

Il 28 agosto del 1944, nel corso di una delle tante incursioni aeree nella zona della stazione ferroviaria, la porta venne gravemente danneggiata, soprattutto sul lato nord dove si aprì un notevole squarcio nella copertura e nelle murature perimetrali.