Nuova vita per le ex aree militari Staveco e Prati di Caprara. Agenzia del Demanio, Comune di Bologna, Invimit Sgr e Università di Bologna hanno siglato un accordo che sancisce la conclusione del processo di valorizzazione delle due aree demaniali: l'area Staveco verrà trasformata nel nuovo 'Campus 1088', il polo universitario previsto dall'intesa tra Palazzo d'Accursio e Alma Mater del 5 marzo 2014, mentre nelle aree Est e Ovest di Prati di Caprara si prevedono un mix di destinazioni private, residenziali e non, oltre alla costruzione di una nuova scuola e di un parco.
“Questa firma sancisce l’avvio di una delle più grandi operazioni di rigenerazione urbana che abbia interessato questa città - dichiara il Sindaco Virginio Merola – Un accordo sottoscritto, in tempi record, da quattro istituzioni diverse tra loro accomunate da un unico interesse: lo sviluppo sostenibile di aree strategiche per il futuro assetto urbanistico di Bologna, puntando su l’Università e i suoi studenti, sulla tutela e la valorizzazione di un polmone verde che sarà restituito e aperto alla città”.
"Con l'accordo quadro firmato oggi, l'Agenzia del Demanio - dichiara il Direttore Roberto Reggi - porta a pieno compimento il Programma di valorizzazione dei beni ex militari a Bologna. Le parti firmatarie dell'accordo hanno individuato nei fondi immobiliari costituiti da INVIMIT lo strumento più idoneo ed efficace per l'attuazione del Programma. Gli immobili saranno trasformati per rigenerare il tessuto urbano della Città, dando nuova vita ad aree dismesse e abbandonate da anni. Attraverso il fondo "i3-Università" sarà finanziato e realizzato il nuovo campus universitario nella ex Staveco; per i Prati di Caprara arriverà un mix di destinazioni private (residenziali e non solo), oltre ad una serie di importanti dotazioni territoriali tra cui una scuola di nuova generazione e un parco urbano di oltre 20 ettari".
A conclusione dell’iter di valorizzazione urbanistica, l’Agenzia del Demanio riconoscerà al Comune di Bologna una quota premiale – compresa tra il 5% e il 15% del ricavato della vendita degli immobili valorizzati di proprietà dello Stato – calcolata in funzione della complessità dell’intervento e dei tempi impiegati. Grazie a questa quota il Comune parteciperà alla realizzazione del campus universitario nell'area “ex Staveco”. Si concluderà così un importante percorso di valorizzazione urbana di immobili statali, iniziato nel 2007, su un portafoglio di 18 immobili ex militari.