L'acqua del Nettuno, assegnato l'appalto per rifare l'impianto idraulico della fontana

Fontana del Nettuno

Come promesso ad inizio lavori, l’acqua tornerà a zampillare dalla Fontana del Nettuno. La procedura negoziata per l'appalto relativo all'impianto di adduzione e trattamento acqua della Fontana del Nettuno, a cui hanno partecipato 20 ditte, si è infatti conclusa il 7 febbraio scorso. L'aggiudicatario provvisorio risulta essere l'impresa Electra 2000 di Isernia. L'amministrazione sta procedendo nella verifica di congruibilità del ribasso per poi procedere con l'affidamento e la firma del contratto.

Sono inoltre terminati il 4 novembre scorso i lavori di restauro della fonte Valverde, antica riserva di acqua per la Fontana del Nettuno. I lavori sono costati 84.944,76 euro compresi quelli di rifacimento della parte elettrica di un tratto dell'Aposa.
L'amministrazione è in attesa dei certificati necessari per redigere la regolare esecuzione e riaprire alle visite la bellissima cisterna e i canali del sistema idraulico progettato dal Laureti nel 1563, lo stesso architetto che progettò la Fontana del Nettuno.
I lavori hanno riguardato il restauro della vasca ottagonale di decantazione delle acque, compresa la decorazione delle nicchie; il consolidamento delle murature delle volte della scala di ingresso; la nuova pavimentazione del pianerottolo della scala; il ripristino della pavimentazione in arenaria della sala ottagonale; la pavimentazione in arenaria dei cunicoli e la posa di nuovi corpi illuminanti.

Gli orari invernali per le visite al cantiere del Nettuno sono prorogati fino al 19 marzo 2017: venerdì alle 19, sabato e domenica alle 15 e alle 16.

 

Bologna, l’acqua, la fonte Valverde e la Fontana del Nettuno 

Già dal Mille, un ingegnoso sistema di canali, chiuse e mulini permetteva ai bolognesi di spostarsi e trasportare merci via acqua con chiatte e barche.
Bologna è stata un importante porto fluviale e per un lungo periodo (inizio '600 fine '700) ebbe una delle prime reti fluviali europee per il trasporto passeggeri. Alla metà del cinquecento su volontà di Papa Pio IV e per ordine del cardinale vicelegato Cesi, fu dato incarico all'architetto, pittore e scultore palermitano, Tommaso Laureti (1530 c.-1602) perché creasse una “cisterna” per la raccolta di acqua in località Valverde che, insieme a quella della fonte Remonda, alimentarono per secoli alcune fontane della città.
Il grandioso impianto di Valverde (chiamato poi Bagni di Mario) fu realizzato nel 1563 fuori Porta San Mamolo a sud del colle dell'Osservanza. Gioiello d'arte e ingegneria è una costruzione ricca di particolari originali finalizzati ad ottenere una perfetta decantazione delle acque captate nei lunghi cunicoli che si dipartono dall'ottagono e si spingono per molte decine di metri all'interno della collina.
Punto nodale del complesso è la grande sala ottagonale completamente interrata, che prende luce naturale e aria solo da un occhio circolare sulla sommità dei suoi undici metri di altezza. La grande sala ottagonale, di oltre otto metri di larghezza, presenta alcuni decori rinascimentali, purtroppo molto rovinati dal tempo e dalla forte concentrazione di umidità.