Il Comune di Bologna istituisce la “Festa della Collaborazione Civica”. Una giornata dedicata a festeggiare lo spirito di Bologna, che in molti ormai chiamano “collaborazione civica”, con l’obiettivo di chiamare a raccolta i tanti bolognesi che ogni giorno si attivano per rendere Bologna una città più bella e vivibile.
“Ogni secondo sabato di maggio vorrei che Bologna si riempisse di entusiamo rendendosi conto di quello che come bolognesi ogni giorno siamo capaci di fare - afferma il Sindaco Virginio Merola - per questo la Festa della Collaborazione civica è dedicata soprattutto al nostro sacrosanto diritto di ricercare la felicità, combattendo ogni giorno il nostro nemico più grande che è la rassegnazione. La Collaborazione per il bene comune, lo sappiamo, è ciò che ha sempre reso speciale e diversa Bologna. In ogni campo e di fronte ad ogni ostacolo, noi i problemi li affrontiamo così, collaborando insieme”.
Collaborazione come antitesi alla separazione e all’individualismo, la partecipazione del fare insieme per il bene comune, l’impegno civico per la cura e la valorizzazione condivisa del bene comune. Stiamo parlando del motore che ogni anno muove migliaia di cittadini bolognesi e li spinge ad inventare soluzioni ai problemi della comunità, attraverso appunto il fare insieme e l’innovazione sociale. E così che nella Bologna già ricca di associazionismo e cooperazione, nascono e crescono per prime in Italia le Social street e la nuova Rete Civica Ipebole. Grazie alle risorse all’ingegno civico e imprenditoriale di Isabella Seragnoli e di Marino Golinelli si realizzano in collaborazione con il Comune il MAST e l’Opificio Golinelli.
Nel 2014 ben 7.000 cittadini rispondono alla chiamata del crowdfunding civico “Un Passo per San Luca” e altrettanti aderiscono a 100 patti di collaborazione civica già sottoscritti dall’Amministrazione comunale a seguito dell’approvazione del Regolamento per i Beni Comuni. Dalla gestione del giardino sotto casa, alla pulizia dei muri, dalla gestione condivisa tra produttori agricoli e consumatori di un mercato contadino alla valorizzazione di immobili dismessi, i patti di Collaborazione del Comune di Bologna hanno innescato un nuova ondata di senso civico.
La Prima Festa della Collaborazione Civica si svolgerà il 16 maggio prossimo a Santa Viola, dove sono attese non meno di 20.000 persone per partecipare alle tante iniziative messe in campo dalla mattina alla sera, grazie al coinvolgimento di una squadra di 300 persone tra volontari e personale dell’Amministrazione comunale, 200 stand allestiti, 70 esercizi commerciali contributori e centinaia di associazioni coinvolte da tutti i quartieri.
Il cuore della giornata sarà a Santa Viola, dove presso il MAST e il Centro Sportivo Pontelungo si svolgeranno tra la mattina e il pomeriggio un convegno internazionale sulla “Collaborazione Civica e i beni Comuni” seguito da 10 workshop tematici. Ci sarà la pedonalizzazione di 1 km di via Emilia Ponente per la Notte Viola e alla sera i cittadini si ritroveranno per godersi i fuochi d’artificio lungo le rive del fiume Reno dalle due sponde dei Quartieri Borgo Panigale e Reno. In contemporanea nel resto della città di svolgeranno molte altre iniziative di cittadinanza attiva che saranno presentate nelle prossime settimane.
L’obiettivo è ripetere ogni anno la Festa della Collaborazione in un quartiere diverso. Il prossimo anno al Pilastro per il suo 50°.
Il programma prevede la mattina il convegno "La città collaborativa" - nella sede del MAST - con ospiti di rilievo internazionale, esperti di fama mondiale sul tema dei beni comuni urbani e della collaborazione civica: come Sheila Foster, David Bollier, Neal Gorenflo e Christian Iaione.
Al pomeriggio, presso il Centro Sportivo Pontelungo, organizzeremo dei laboratori collaborativi dove i cittadini che si iscriveranno discuteranno di partecipazione seguendo tre filoni principali:
- il FARE_INSIEME: la rigenerazione collaborativa della città e dei suoi spazi fisici è possibile tramite pratiche e politiche per la cura dello spazio pubblico, per il recupero di luoghi abbandonati, per la realizzazione di orti urbani e spazi verdi, e per la cura della bellezza e della storia della città;
- il VIVERE_INSIEME: il benessere della comunità può trovare nuove soluzioni attraverso l’innovazione sociale, che affronta i bisogni delle persone trasformandoli in attori di iniziative che fanno leva sulla collaborazione e danno vita a nuove forme di welfare, socialità, mobilità, benessere fisico, servizi di quartiere e tutte le politiche volte a far star bene il cittadino nella propria città;
- il CRESCERE_INSIEME: anche lo sviluppo economico urbano deve diventare terreno di collaborazione tra città e Comune, per sostenere i saperi artigianali, agricoli, industriali, tecnologici, la creatività, la conoscenza, la cultura, la scuola e investire sugli strumenti e spazi collaborativi per favorire la nascita di nuove forme di lavoro e impresa e la crescita di quelle esistenti.
Nel tardo pomeriggio, in concomitanza con la Notte Viola di Santa Viola - dove per il secondo anno consecutivo sarà chiuso un chilometro di strada per lasciare spazio a musica, teatro, iniziative sportive e ludiche - verrà inaugurata una mostra sulla collaborazione e le trasformazioni della città. E alla sera si farà festa con fuochi d’artificio e musica.