Idee e valori per Bologna, il Sindaco illustra le linee programmatiche per il mandato 2016-2021

Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha illustrato in Consiglio comunale il documento “Idee e valori per Bologna” che contiene le linee programmatiche per il mandato 2016-2021.

Linee di mandato che si inseriscono in un quadro demografico, da qui al 2030, chiaro: aumentano gli anziani, diminuiscono i neonati, ma la comunità metropolitana e quella cittadina sono destinate ad aumentare nei prossimi 15 anni grazie al contributo degli stranieri: il saldo migratorio, infatti, crescerà ancora. Come anche la fascia degli adolescenti e, di contro, quella degli ultraottantenni. Sul podio dei quartieri più giovani c'è il Navile, il più anziano invece è il Savena.
La fotografia dell'andamento demografico nel 2015, con uno studio su come saremo nel 2030 applicato anche ai sei nuovi quartieri della città, è stata scattata dall'area Programmazione, Controlli e Statistica di Palazzo d'Accursio e rappresenta uno strumento fondamentale di lettura e comprensione della nostra comunità legato a doppio filo con le scelte che il governo cittadino ha deciso di compiere da qui alla fine del mandato amministrativo.

La comunità di Bologna nei prossimi 15 anni sembra destinata ad allargarsi, arrivando nel 2030 alle soglie dei 400.000 abitanti (i residenti a fine 2015 erano 386.663, di cui quasi 60.000 stranieri, pari al 15%). Nel 2015 sono nati 3.214 bambini mentre i morti sono stati 5.051 con un saldo naturale negativo pari a 1.837, compensato dal saldo migratorio che nel 2015 ha raggiunto quota 2.319. I residenti da 0 a 14 anni di età sono l'11,8%, quelli over 65 sono più del doppio: 25,6%. L'età media della città è 47 anni. La tendenza verso il 2030 vede una diminuzione delle donne in età feconda e la conseguenza, con ogni probabilità, sarà il calo delle nascite. Nonostante sia prevista di contro una lieve riduzione dei decessi, il saldo naturale peggiorerà ancora. Nel lungo periodo saranno in calo anche i bambini che frequentano i nidi e le scuole d'infanzia, mentre aumenterà l'utenza dei bambini di età compresa tra 6 e 10 anni e soprattutto gli adolescenti, potenziali alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado. In aumento anche i giovani tra i 19 e i 24 anni come del resto gli anziani, grazie alla prospettiva di vita sempre più alta: nei prossimi quindici anni è previsto un forte incremento degli ultraottantenni che nel 2030 saranno un abitante su dieci. Di conseguenza l'età media della popolazione crescerà ancora e toccherà nel 2030 i 48,2 anni.