Promuovere il senso civico, la cultura della cittadinanza responsabile e della legalità tra i giovani, favorire la conoscenza del fenomeno mafioso, prevenire il fenomeno del gioco d'azzardo e della ludodipendenza. Questi gli obiettivi del progetto “Fai la cosa giusta”, messo in campo dal Comune di Bologna per la promozione della legalità, in particolare tra i giovani, e cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna. Dal 2011 ad oggi sono state coinvolte circa 460 classi di 40 istituti scolastici di Bologna e 11 centri di aggregazione giovanile.
Per l'anno scolastico 2014-2015 la proposta formativa si arricchisce con temi quali la ludopatia, la prevenzione del gioco d'azzardo patologico e l'utilizzo consapevole del denaro. Ad oggi sono 50 le scuole che hanno manifestato la volontà di proseguire la loro partecipazione a "Fai la cosa giusta", e gli interventi formativi verranno effettuati in oltre 200 classi.
Dal progetto deriva anche il concorso di idee “Fai la cosa giusta...e dillo a tutti!” rivolto alle scuole coinvolte, che ha visto la premiazione dei vincitori al Teatro Testoni. Alcuni elaborati, disegni, fumetti, poesie e frasi dei ragazzi coinvolti, sono stati raccolti all'interno di un quaderno, che sarà distribuito agli alunni e agli insegnanti che quest'anno parteciperanno al progetto.
Grazie al progetto "Fai la cosa giusta" il Comune di Bologna ha ricevuto una speciale menzione del premio "Pio La Torre", sezione Buone pratiche amministrative, promosso da Avviso pubblico e Libera. Il premio è stato ritirato dall'assessore Monti lo scorso 2 ottobre in Campidoglio, e consegnato al sindaco il 3 novembre in Consiglio comunale.
“Questo riconoscimento, non solo premia l'impegno del nostro Comune nei progetti di prevenzione ed educazione alla legalità, ma valorizza anche le nostre modalità di intervento e i concreti risultati raggiunti - spiega l'assessore Monti - L’unico modo che abbiamo per vincere la battaglia della legalità è cambiare l’approccio verso la legalità stessa, far passare il concetto che rispettare le regole non è un optional, ma il primo e fondamentale passo per migliorare noi stessi, la nostra comunità ed il Paese in cui viviamo: un Paese dove la legalità impera, è un Paese che offre opportunità”.