Contro le regole: gay e lesbiche nello sport, una mostra a Palazzo d'Accursio

Contro le regole: gay e lesbiche nello sport” è il titolo della mostra che racconta le esperienze rivoluzionarie di persone del mondo dello sport che hanno combattuto esclusione e pregiudizi legati all’identità di genere allestita nella Manica Lunga di Palazzo d'Accursio fino al 15 settembre. “La mostra è un importante evento di sensibilizzazione. C’è ancora molta difficoltà anche nel mondo dello sport – ha affermato l’assessora a Pari opportunità e differenze di genere e Diritti LGBT Susanna Zaccaria – ad accettare un orientamento sessuale che fuoriesca dagli stereotipi da cui tutte e tutti siamo influenzati. Con questa iniziativa vogliamo contrastare le discriminazioni che ancora oggi tante e tanti sportivi subiscono”.

Ideata nel 2009 da Klaus Sator insieme alla Schwule Geschichte Centrum Köln (Centro di Storia Gay di Colonia), la mostra “Contro le regole” ha girato in tutto il mondo. La sua versione italiana è stata realizzata grazie alla Uisp, che si occupa del suo aggiornamento e della sua diffusione sul territorio. In questi anni la mostra è stata ospitata in diverse regioni d’Italia, in occasione di iniziative concrete per contrastare l’omofobia nello sport.

La mostra è composta da 38 pannelli che evidenziano le storie e le esperienze di grandi atleti dello sport che hanno fatto coming out e hanno affrontato la propria vita e carriera sportiva a viso aperto, pagando spesso prezzi molto alti. “La Uisp Bologna fa di tutto – ha affermato durante l’evento Paola Paltretti, vice presidente del Comitato di Bologna dello sportpertutti – per contrastare l’omofobia e garantire il diritto allo sport a tutti, tenendo sempre al centro il rispetto della persona. Il nostro contributo a questo progetto passa anche per l’attenzione ai valori di rispetto che condividiamo con i nostri operatori, soprattutto con quelli che lavorano con i giovani, in modo da veicolare sempre di più una cultura sportiva che vada a contrastare i pregiudizi”.

Un percorso sostenuto anche dalla Regione Emilia-Romagna, come testimonia il messaggio di Roberta Mori, presidente della Commissione Parità e Diritti delle Persone di viale Aldo Moro. “La Regione è al fianco e sostiene ogni iniziativa rivolta a superare gli stereotipi, i pregiudizi, le violenze che colpiscono le persone nei diritti fondamentali. Lo faremo insieme, con gli strumenti giusti, attuando la recentissima legge regionale n. 15/2019 ‘contro le violenze e discriminazioni determinate da orientamento sessuale o identità di genere’, che abbiamo approvato grazie all’iniziativa popolare del Comune di Bologna e che applicheremo in collaborazione con tutte le nostre comunità”.

La mostra ha il patrocinio del Comune di Bologna e della Regione Emilia-Romagna.