Bologna cambia volto, approvato dalla Giunta il Piano operativo comunale

Via libera della Giunta al Piano operativo comunale. Un piano che punta sulla rigenerazione urbana, nel pieno rispetto della qualità ambientale della città. 

“Abbiamo l'opportunità di riutilizzare zone già cementificate e dismesse come le aree ex ferroviarie e militari, per realizzare scuole, alloggi, parchi e servizi, evitando di costruire su terreni agricoli – spiega Virginio Merola, Sindaco di Bologna - Avremo così una forte qualità ambientale, nuovi servizi abitativi, edilizia sociale, la nuova sede dell'università alla Staveco, un nuovo studentato e un parco da venti ettari a Prati di Caprara”. 

Sull'area dei Prati di Caprara si prevede la creazione di un nuovo impianto urbano con la realizzazione di residenze, centri direzionali e commerciali, scuole, parcheggi e un parco di 20 ettari.

Sulle aree di Ravone si prevede un vasto intervento di sostituzione del patrimonio edilizio con eventuale recupero (parziale o totale) di edifici esistenti, con realizzazione di residenze, attività direzionali e commerciali, parcheggi e un nuovo parco urbano di almeno 4,5 ettari di estensione.

Complessivamente su queste aree potranno essere realizzati circa 1.600 alloggi, ma il numero potrà variare a seconda delle scelte degli sviluppatori e del Comune, che nella fase di attuazione potrebbero optare per una maggiore o minore quantità di usi non abitativi. Questa previsione è stata assunta sulla base di considerazioni approfondite del quadro infrastrutturale che potrà garantirà la sostenibilità dei nuovi insediamenti dal punto di vista dell'accessibilità.

Nell'area dell'ex caserma Sani, in via Ferrarese, si prevede la realizzazione di residenze, insediamenti direzionali e commerciali con edifici destinati a intercettare differenti tipi di domanda e tali da articolare usi e composizione sociale della Bolognina. Gli alloggi realizzabili sono circa 340. Anche qui si prevede la realizzazione di una nuova scuola (secondaria di primo grado) e di un parco di circa 4 ettari.

Nell'area ferroviaria ex OMA, retrostante Borgo Masini, è prevista la realizzazione di un nuovo studentato con attività collettive collegate.

Per la ex caserma Masini in via Orfeo si prevede il recupero dei fabbricati di pregio, la demolizione e ricostruzione degli altri, senza aumento di volume rispetto all'esistente. All'interno degli edifici potranno essere ospitati un albergo, una trentina di alloggi, attività commerciali e ristorative.

Il Poc conferma alla Staveco le previsioni stabilite dagli accordi tra Università e Comune, prefigurando la realizzazione di un complesso integrato di servizi per la formazione universitaria, con un adeguato mix funzionale incentrato sull'offerta di sedi didattiche e di servizio e di attività ad essa complementari, oltre alla realizzazione di alcune dotazioni territoriali (area verde di circa 3 ettari e parcheggio pubblico di 400 posti) fruibili da tutta la città.

La caserma Mazzoni è un comparto a destinazione mista, residenziale (180 alloggi), direzionale e commerciale (funzioni compatibili con i prevalenti usi abitativi). Sono anche previste una nuova scuola primaria e una nuova scuola dell'infanzia.

Tra le dotazioni territoriali programmate con il Poc, grande rilievo hanno le attrezzature scolastiche: cinque nuove aree scolastiche, con quattro primarie, tre secondarie di primo grado e due dell'infanzia.

Per supportare le politiche abitative, sono previsti circa 400 alloggi per interventi di edilizia residenziale sociale di iniziativa privata e circa 250 alloggi di iniziativa pubblica da destinare alla locazione permanente.