La seconda edizione del Bilancio Partecipativo si è chiusa con 16.348 voti di cittadine e cittadini che hanno scelto online il proprio progetto preferito tra i 33 che si sono affrontati in una vera competizione ricca di passione civica. I voti sono quasi duemila in più rispetto ai 14.584 dell’edizione 2017.
I sei progetti vincitori per i quali il Comune ha messo a disposizione un milione di euro complessivamente, sono: Nuovo parco delle querce al quartiere Borgo Panigale–Reno con 1.192 voti, Il giardino del villaggio con 907 voti al quartiere Navile, La collina di città con 1.065 voti al quartiere Porto-Saragozza, Dare luce all’ombra con 876 voti al quartiere San Donato–San Vitale, Quadrilatero verde con 939 voti al quartiere Santo Stefano, I love San Ruffillo con 1.222 voti al quartiere Savena. Questa classifica, ancora ufficiosa, diventerà ufficiale dopo un’apposita delibera di giunta.
La lettura del voto
Hanno votato, come lo scorso anno, più donne che uomini: 9.132 a fronte di 7.216. Di questi l’8,6% sono giovani fino a 24 anni. Al netto dei giovani, la ripartizione del voto tra le altre età è abbastanza equa: il 17% ha tra i 25 e i 34 anni, il 23% tra i 35 e i 44, il 20% tra 45 e 54, il 14,6% tra 55 e 64 anni e il 16,8% ha più di 65 anni.
La maggior parte delle persone, poco più del 50%, ha votato i progetti del quartiere in cui abita, il resto ha votato i progetti del quartiere dove lavora, studia o fa volontariato.
“Non era scontato superare il numero dei votanti dello scorso anno. In un periodo in cui si dibatte moltissimo di lontananza tra cittadini e politica, tutti coloro che hanno votato e quelli che hanno messo in moto e alimentato questa macchina di partecipazione sono un patrimonio importantissimo – ha detto l’assessore all’Immaginazione Civica Matteo Lepore – questo ci dà ancora più forza in vista del lavoro che abbiamo davanti, a partire dai progetti del 2017, prima edizione del Bilancio Partecipativo, che saranno realizzati entro il prossimo anno. Non lasceremo soli nemmeno i progetti e i cittadini che non hanno vinto. Sono emersi bisogni importanti ai quali bisogna dare risposte e noi ci saremo. Introdurre questo grande cambiamento nella pubblica amministrazione non è impresa da poco: è l’obiettivo che ci siamo dati con la politica della collaborazione e dell’immaginazione civica”.