r i c e t t e |
(per 4 persone)
150 gr. di farina | 100 gr. di gamberetti |
200 gr. di burro | 2 dl. di besciamella |
250 gr. di acqua | 2 dl. di panna da cucinare |
4 uova | 1 bicchierino di sherry |
2 cucchiai di grana | noce moscata, sale |
Versate l’acqua in una casseruola e unite 150 grammi di burro e un po’ di sale:
Quando comincia a bollire togliete dal fuoco e versate in un solo colpo la farina, poi rimettete sul fuoco mescolando in continuazione.
Quando il composto si stacca dalle pareti togliete dal fuoco, fate intiepidire e unite le uova uno alla volta.
Fate gli gnocchi e lessateli in abbondante acqua salata, poi disponeteli in una pirofila unta con un po’ di burro.
Fate sciogliere in una padella i restanti 50 grammi di burro, unitevi i gamberetti sgusciati e fate rosolare a fiamma vivace. Aggiungete la panna, la noce moscata ed il bicchierino di sherry.
Fuori dal fuoco incorporate la besciamella e versate tutto sugli gnocchi sui quali poi spargerete il formaggio grana. Fate gratinare in forno per circa 20 minuti e servite ben caldi.
IL GAMBERETTO
Vi sono innumerevoli specie di gamberi e gamberetti sparsi in tutti i mari che spaziano dalla grandezza di pochi millimetri a vari centimetri, variano dal trasparente ai colori più sgargianti.
Molti di loro vivono tra i tentacoli degli anemoni in una forma di simbiosi: in cambio di pulizia, l’anemone, con le sue propaggini velenose, tiene lontani i predatori.
Altri prediligono le praterie di posidonie o le braccia dei crinoidi (di cui spesso assumono i medesimi colori per mimetizzarsi) ed altri ancora si nascondono tra le rocce in attesa del momento favorevole per uscire a procurarsi il cibo; alcuni poi si cibano dei residui organici che ricavano dalla pulizia dei pesci più grandi, i quali, a loro volta, accettano volentieri questo servizio.
Tutti i gamberetti appartengono alla classe dei crostacei: quello che si vede in foto è il Gamberetto maggiore, ovvero quello che normalmente viene presentato sulle nostre tavole.
Appartiene ad una specie molto comune e diffusa, lo possiamo trovare nel Mediterraneo, nel Mar Nero e nell’Atlantico, dalla Danimarca al Golfo di Guinea.
E’ presente nei fondali rocciosi ricchi di alghe, fra le distese di posidonie e nelle lagune, da una profondità di pochi metri fino a 15. Il corpo è trasparente, leggermente rosato con strisce trasversali sull’addome e può raggiungere gli 11 cm. di lunghezza.
Non ama la luce, infatti conduce vita notturna, uscendo col buio dalla tana per cercare i residui organici e gli organismi morti che costituiscono il suo cibo principale.
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a cura del Subaquando Diving Club
In collaborazione con il Settore Informazioni al Cittadino del Comune di
Bologna
Si ringrazia il servizio Iperbole del Comune di
Bologna