Comune di Bologna

 

Quartieri

 

Scuole elementari e medie inferiori

Il calo di personale rispetto al 1999 (-272 unità) è dovuto al trasferimento avvenuto dall’ 1.1.2000 del personale ATA allo Stato. Il sensibile calo dei costi (-13 mld.) ha comportato un dimezzamento del costo unitario per iscritto, ma occorre precisare che al costo totale individuato, occorre aggiungere il contributo che il Comune eroga allo Stato per il servizio di scodellamento che grava sul bilancio del settore istruzione e Sport.

Nidi

L’aumento del personale (+44 unità) e dei costi (+3mld.) deriva principalmente dall’aumento di personale adibito all’assistenza all’handicap. Complessivamente l’offerta dei posti nido comunali è aumentata passando da 2.148 posti per l’anno scolastico 99-2000 a 2.164 posti per il 2000-2001. Il tasso di copertura complessivo, comprendendo anche tutte le altre opportunità rivolte a questa fascia di età (nido in convenzione, "un anno in famiglia"), aumenta lievemente passando dal 29,9% al 30,2%.

Scuola dell’infanzia

Il sistema integrato della scuola dell’infanzia (sezioni comunali, autonome convenzionate, statali e autonome non convenzionate) consente la copertura totale della richiesta da parte della popolazione bolognese con bambini di età fra i 3 e 5 anni, accogliendo nelle scuole anche bambini residenti in altri comuni della provincia. Infatti, rispetto all’anno scolastico 1999-2000, sono aumentate le sezioni comunali (+ 3 sezioni), le sezioni convenzionate con scuole autonome ( a partire dall’1.1.2000) (+ 3 sezioni) e le sezioni statali (+ 8 sezioni) garantendo un tasso di copertura del 100,8%, alla quale si aggiunge la quota del 4,9% coperta dalle sezioni autonome non convenzionate.

Servizi socio-assistenziali

Il calo del 10% circa degli utenti delle case di riposo e il contestuale aumento degli assistiti in RSA evidenzia il ricorso alla residenzialità solo per gli anziani la cui non autosufficienza è tale da non permettere l’assistenza a domicilio e mantiene il costo delle strutture residenziali pressochè invariato rispetto al 1999. L’aumento dell’8% degli utenti che usufruiscono dei servizi domiciliari e il contestuale aumento di risorse impegnate ( +1,5 mld) rispetto al 1999, conferma il trend degli anni precedenti e rispetta l’obiettivo datosi dall’Amministrazione di mantenere il più possibile l’anziano all’interno del proprio ambiente familiare e sociale.

 

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