22 febbraio 2018
Con gli indici di gennaio 2018, l'Istat avvia, per la stima dell'inflazione, l'utilizzo dei dati sui prezzi registrati alle casse di ipermercati e supermercati mediante scannerizzazione dei codici a barre (scanner data). Questo utilizzo riguarda i prezzi dei beni alimentari confezionati, per la cura della casa e della persona. Come previsto dal Regolamento (CE) n. 1921 (19/10/2001), nel corso del 2018 sarà diffusa la stima dell'impatto di questa nuova fonte di dati sul tasso di variazione tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA).
A gennaio 2018, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,3% su base mensile e dello 0,9% su base annua come a dicembre 2017 (la stima preliminare era +0,8).
Tra le venti città capoluogo di regione Bologna, con una variazione tendenziale di +1%, come riportato nel comunicato stesso, si colloca al settimo posto della graduatoria decrescente delle città.