Il perdurare anche nel 2013 della difficile congiuntura economica ha profondamente inciso sulla situazione del mercato del lavoro in provincia di Bologna. Nonostante gli occupati si siano mantenuti sostanzialmente stabili, la disoccupazione è ulteriormente cresciuta. Nel 2013 a livello provinciale si registra una lievissima crescita di circa 1.000 occupati, concentrati nei servizi alle imprese e alle persone, aumentati di circa 9.0000 unità; si evidenzia invece un calo di oltre 3.000 posti di lavoro nelle attività di “commercio, alberghi e ristorazione”. In diminuzione anche agricoltura (1.000 occupati in meno) e industria (3.500 posti di lavoro persi).
Per quanto concerne la disoccupazione, essa ha subito un'impennata anche nella nostra provincia: nell'ultimo quinquennio il tasso di disoccupazione è più che triplicato, toccando nel 2013 l’8,4%. L’analisi per genere evidenzia un aumento nell’ultimo anno sia del tasso di disoccupazione femminile (passato dal 6,8% nel 2012 al 8,9% nel 2013) sia di quello maschile (dal 7% del 2012 al 8% del 2013). Focalizzando l’attenzione sui giovani, la categoria sicuramente più penalizzata, emerge che il tasso di disoccupazione per la classe d’età 18-29 anni nel 2013 è pari al 25,2%, segnando un valore assai lontano dal minimo del 2008 (3%). Nella fascia d’età compresa tra i 15 i 24 anni, la quota di disoccupati sfiora il 46%, un dato estremamente preoccupante, di poco superiore a quello nazionale.
In concomitanza alla diffusione della consueta nota annuale, è stato aggiornato il capitolo de “Le lancette dell’economia bolognese” relativo al lavoro.
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