A conclusione delle elaborazioni e delle analisi condotte sui dati censuari presentiamo l'aggiornamento e il completamento di una serie di
mappe tematiche sui comuni della città metropolitana già diffuse in anteprima alcuni mesi fa su un numero più ridotto di indicatori. I dati sono tratti dalla banca dati Istat "8milaCensus" che contiene 99 indicatori calcolati dall'Istituto Nazionale di Statistica a livello comunale in base alle risultanze degli ultimi 3 censimenti della popolazione e delle abitazioni (1991, 2001, 2011); di questi dati abbiamo ritenuto utile fornire una rappresentazione visuale dinamica per poter meglio apprezzare le differenze territoriali.
Otto le tematiche prese in esame:
- Popolazione
- Integrazione degli stranieri
- Famiglie
- Condizioni abitative ed insediamenti
- Istruzione
- Mercato del lavoro
- Mobilità
- Vulnerabilità materiale e sociale.
Ciascun tema si articola in uno o più argomenti. A ciascun argomento corrisponde una mappa riferita ai confini comunali del 2011, in cui si può scegliere l'indicatore da mappare, del quale viene specificato il metodo di calcolo e il significato; dalla linea del tempo si può scegliere inoltre il censimento da rappresentare, abbinando così la visione territoriale a quella temporale.
Molti sono gli spunti di analisi offerti da questi indicatori, a volte anche molto complessi; primo tra tutti la dinamica demografica, positiva per il complesso della provincia, ma stazionaria per molti comuni (come il comune capoluogo), vivace per molte altre realtà soprattutto della pianura e negativa per alcuni comuni della montagna.
Con riferimento alla composizione per età, risaltano a livello metropolitano le profonde differenze territoriali per incidenza di anziani o di bambini con meno di 6 anni sul complesso della popolazione.
Le famiglie nel tempo sono cambiate; cala il numero medio di componenti e il comune di Bologna nella mappa emerge insieme a poche altre realtà montane per la dimensione estremamente ridotta delle sue famiglie. Gli anziani che vivono soli sono una realtà che caratterizza i comuni di montagna, mentre i giovani soli sono soprattutto nel capoluogo e l'incidenza di coppie giovani con figli è più elevata nei comuni della seconda cintura.
Anche grazie alla diminuzione della dimensione dei nuclei familiari cresce lo spazio abitativo a disposizione di ciascun occupante, ma la variabilità comunale è ampia; l'indice di espansione edilizia nei centri e nuclei abitati evidenzia le zone di più recente sviluppo (2001-2011).
I dati sui livelli di istruzione evidenziano una situazione mediamente in miglioramento e più favorevole rispetto alla media nazionale; la mappa della percentuale di popolazione tra i 25 e i 64 anni con almeno un diploma di scuola media superiore mostra le differenze territoriali e lo svantaggio delle zone montane.
Nel 2011 il tasso di occupazione dell'area metropolitana bolognese è più elevato rispetto al 2001 e di parecchio superiore al dato italiano; la mappa evidenzia il contributo dei comuni della seconda cintura e la posizione di vantaggio del comune capoluogo e della prima cintura nell'incidenza di professioni ad alta-media specializzazione. Al censimento 2011 erano comunque già evidenti le difficoltà presenti nel mercato del lavoro, in particolare per i giovani.
Cresce nel tempo il numero di persone che quotidianamente si sposta fuori comune per motivi di studio o di lavoro e la mappa illustra bene le notevoli differenze territoriali.
Come sintesi di molti indicatori l'Istat elabora un indice di vulnerabilità sociale e materiale, il cui confronto nazionale non evidenzia nei nostri territori situazioni di particolare criticità. Risulta tuttavia superiore alla media nazionale la percentuale provinciale di famiglie che si trova in una condizione di potenziale disagio nell'assistenza agli anziani; la mappa evidenzia i comuni che presentano le problematiche maggiori in questo ambito.
Con questo
prodotto interattivo sviluppato con la stessa tecnologia dei 3 già diffusi nei mesi scorsi (
noibologna,
Città a confronto e
Una città e i suoi quartieri) si conclude il ciclo di elaborazioni e analisi censuarie previste dall'Ufficio Comunale di Statistica. Questo prodotto vuole inoltre costituire un valido esempio per la costruzione di un Atlante statistico metropolitano, che potrebbe realizzarsi nell'ambito dell'integrazione dell'attività statistica tra Comune di Bologna e Città metropolitana alla luce di uno specifico accordo in corso di sottoscrizione.