20 aprile 2017
Bologna amata e apprezzata dai suoi cittadini, che però desiderano sicurezza e prospettive.
I risultati della ricerca di Inthera sul capoluogo emiliano effettuata per Panorama d’Italia.
I cittadini di Bologna sono contenti e orgogliosi di vivere a Bologna (il 77%, contro un 69% di Torino e un 61% della media nazionale), vorrebbero che i loro figli rimanessero a vivere lì e sono molto soddisfatti della sanità e del verde pubblico. Note dolenti soltanto su un fronte, quello della sicurezza, con un 14% di “per niente soddisfatti” – contro una media italiana del 10% – e con il corollario classico della gestione dell’immigrazione: è alta la percentuale di chi ha subito nell’ultimo anno un atto criminale (16%) e di chi ha paura ad uscire da solo nelle ore notturne; i cittadini di Bologna sono molto critici sulla gestione dell’immigrazione in generale in Italia, con un 16% convinto che gli immigrati non siano affatto una risorsa e addirittura un 26% dei bolognesi che considera troppo numerosi i ristoranti etnici in città.
Sono queste alcune delle principali evidenze della ricerca “Bologna, una città allo specchio” realizzata da Pamela Saiu di Inthera per Panorama d’Italia presentata il 19 aprile a Palazzo d’Accursio, nella Cappella Farnese, dal sindaco Virginio Merola col Direttore di Panorama Giorgio Mulè.
I bolognesi – ha rilevato la ricerca – in genere non si differenziano in misura statisticamente rilevante dal resto degli italiani, anche se si definiscono poco sognatori e sono più con i piedi per terra della media. Di contro, amano divertirsi e apprezzano la buona tavola e il tempo trascorso nei locali pubblici, e non disdegnano affatto la vita di famiglia, in alternativa al carrierismo di chi sacrifica tutto al lavoro, pur considerando quest’ultimo un dovere e un elemento significativo.
Il percepito della loro città è segnato da un grandissimo affetto: ci “mettono il cuore”, la considerano vera, autentica, bella dentro e fuori…
È conseguenziale che considerino un dovere (61%) impegnarsi per l’ambiente, riciclando ad esempio i rifiuti, anche se solo un 14% sarebbe disposto a pagare un prezzo più alto per prodotti eco-compatibili. Professano vivaci interessi culturali e artistici e manifestano una spiccata apertura mentale verso il nuovo, che siano culture diverse o sviluppi della tecnologia. Sono in media soddisfatti della loro famiglia e dei loro affetti in genere ma il reddito famigliare e i risparmi sono un cruccio ancor più della media nazionale, che è già di per sé piuttosto deprimente. È questo, forse, che determina il dato meno brillante in assoluto tra i tanti emersi dalla ricerca, cioè l’incertezza per il futuro: i bolognesi sono particolarmente pessimisti, il 46% pensa che l’Italia nel prossimo anno andrà peggio e che fare progetti per il futuro (per il 26%) è quasi impossibile.