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Non si può non comunicare
- un corso di public speaking -

 

Nei mesi di novembre e dicembre 2006 si è tenuto il corso PARLARE IN PUBBLICO, a cui hanno partecipato alcuni studenti del GALVANI. L'iniziativa è stata organizzata dal CERFES, ente culturale senza scopo di lucro.

Il corso fa parte del PROGETTO CREATIVI SI DIVENTA!, che intende fornire agli studenti della scuola superiore una provocazione a concepire la creatività in termini diversi da quelli cui sono abituati e un percorso per lo sviluppo del pensiero creativo. Tale percorso si basa sull’alternanza fra conoscenze teoriche ed esperienze pratiche.

La creatività non è soltanto un talento innato, ma è il frutto di un complesso di capacità che consentono di applicare conoscenze e competenze in modo innovativo per raggiungere obiettivi concreti. Essa richiede fantasia e raziocinio, impulsività e conoscenze di base. Intesa in questo senso la creatività è possibile in tutte le professioni e gli ambiti, non solo in quelli tradizionalmente ritenuti “creativi”.

La comunicazione può essere definita come il processo per cui una persona trasferisce un significato ad un’altra. Invariabilmente, chi emette il messaggio ha una ragione ben definita per tentare di trasferire qualcosa di cui e’ a conoscenza.

Stefano Giannasi, il docente del corso, ci ha riferito che numerose ricerche dimostrano che l’impatto di ogni comunicazione e’ composto da un 55% dal linguaggio del corpo, un 38% dalla tonalita’ della voce e solo un 7% dalle parole.

Siamo partiti da questo dato, per molti aspetti sorprendente, per iniziare il nostro percorso.

Così abbiamo valutato i fondamenti della comunicazione efficace. Abbiamo considerato le principali nozioni relative al tono, al ritmo e a quant’altro riguarda l’uso della voce. Sono stati esaminati gli aspetti della comunicazione paraverbale e non verbale, come l’espressione del volto, la gestualità, il modo di sedersi o di stare in piedi mentre si parla, la direzione dello sguardo, etc. Infine, abbiamo trattato il tema del coinvolgimento emotivo del pubblico. Il tutto nella prospettiva di catturare e mantenere desta l’attenzione di chi ci ascolta, consentendoci di trasmettere i messaggi che ci stanno a cuore senza ambiguità.

Ogni sessione teorica era alternata ad esercitazioni pratiche, fatte in piccoli gruppi e rappresentazioni di ruolo per consentire a ciascuno di ricevere dei feedback per valutare le proprie qualità e i propri difetti comunicativi. Abbiamo ascoltato l'esperienza diretta di alcuni "comunicatori" di professione.

Stefano era il nostro coach esperto e veniva affiancato dai tutors d'aula, Stefano e Alessandro.

Abbiamo verificato che gli obiettivi che ci eravamo posti all'inizio del corso sono stati raggiunti: promuovere abilità che ci consentano di esprimerci adeguatamente in situazioni diverse; ottenere maggiore conoscenza, fiducia e consapevolezza di se stessi; favorire la socializzazione e il rapporto costruttivo fra studenti.

E, dato che l'appetito vien mangiando, vi diamo appuntamento al prossimo corso su L'INTELLIGENZA EMOTIVA, che inizierà il 6 febbraio 2007, nella sede della Soc. Fortitudo - Via San Felice n. 103.

Ma leggiamo i commenti dei partecipanti:

GAIA

che dire del corso? personalmente mi è piaciuto molto ... il gruppo che si è creato era un gruppo affiatato, in cui parlare era molto facile, e Stefano, l'insegnante, è davvero una persona che sa mettere gli altri a proprio agio come pochi altri sanno fare. Un corso tenuto con così grande allegria non può far altro che riuscire bene! è stata veramente una bella esperienza.

FEDERICO

Il corso è stata una bella esperienza, divertente, rilassante e soprattutto utile, perchè abbiamo veramente imparato qualcosa. Lo consiglierei a chiunque sia interessato all'argomento! In particolare ho apprezzato la lezione riguardo al pensiero laterale creativo, e il fatto che persone con molta esperienza nella comunicazione abbiano partecipato ad alcune lezioni per darci dei consigli e raccontarci di loro.

GIULIO

Quando ho deciso di aderire a questo modulo "parlare in pubblico" non avevo alcun presupposto o meta da raggiungere: ho aderito al corso puramente per curiosità verso l'argomento. Alla conclusione di questo modulo, però, posso dire che mi è stato sicuramente di utilità nel rapporto con gli altri: tra le cose dette, infatti, mi sono rimasti impressi gli atteggiamenti e i piccoli movimenti di arti o occhi attraverso cui si può capire il livello di attenzione e il clima che si viene creando durante la comunicazione, se stiamo mettendo il nostro ascoltatore a suo agio o lo stiamo mettendo in soggezione. Un altro aspetto che ho molto gradito del corso è che alla conclusione di ogni prova pratica a ciascuno vengono suggeriti feedback sia positivi sia di miglioramento; non si ha quindi la sensazione del voto o della critica, ma del consiglio.

ALESSANDRO

Per quanto riguarda le mie impressioni sul primo corso del progetto "Creativi si diventa", posso dire che è stato molto utile confrontarsi con dei coetanei per conoscerse meglio gli altri, ma soprattutto sè stessi; e ho scoperto che è molto importante farsi conoscere e conoscersi per quello che si ha e che si è. Se non c'è questo, saremo persone sterili che non sanno darsi agli altri tramite i propri talenti e capacità.