IL COLONIALISMO INGLESE

Il colonialismo inglese ebbe la sua massima espansione dal XVII al XIX secolo, nel nord America, in India, in Africa e in Australia.

I coloni inglesi si insediarono nelle Indie Occidentali e tutte queste colonie svilupparono ben presto forme di governo semi-autonome, soggette solamente alla superiore autorità della corona britannica.

La colonizzazione britannica fu nelle mani della East India Company che favorì la domanda di tè di qualità, di seta e di cotone.

Come conseguenze al colonialismo inglese ci fu una rivolta in Nord- America: i francesi si impossessarono dei territori dell ’attuale est del Canada. Scoppiò la guerra dei sette che finì con il trattato di Parigi nel 1753. Il colonialismo portò anche ricchezza e benessere all’interno dell’Inghilterra: gli insediamenti del Canada, dell ’Australia e della Nuova Zelanda ebbero un auto governo.

Il colonialismo in America

Il nord America, il Canada in particolare, fu colonizzato in un primo tempo da cacciatori pescatori, i quali cercarono un rapporto pacifico con gli indiani. La regione atlantica dell’America del nord invece, fu popolata da emigrati inglesi.

L’emigrazione degli schiavi nelle colonie inglesi della costa del sud fu una conseguenza del calo dell’emigrazione britannica. ,Le colonie inglesi del nord furono fondate in ritardo rispetto alle altre e non portarono ricchezze, qui ci furono insediamenti di Pellegrini, Puritani, e dei Quaccheri, i quali divennero trasportatori e rivenditori delle ricchezze delle altre colonie. La vita religiosa delle colonie ebbe picchi di violenza.

In genere nell’America settentrionale le guerre contro gli Indiani precedettero quelle con le colonie.

Dopo la fondazione di Nuova Amsterdam, gli olandesi istigarono gli Irochesi contro i Moicani. Gli Uroni furono trucidati dagli Irochesi e dalle truppe inglesi. Nel frattempo gli inglesi del Massachusetts e del Connecticut sterminarono gli indiani del Pequot nel 1637.

Alla fine del XVII sec. Le colonie più antiche si erano liberate dagli indiani. La reazione indiana alla penetrazione inglese scattò quando gli europei spinsero la frontiera troppo avanti o imposero commerci non graditi.

La contro offensiva inglese fu molto violenta e tese allo sterminio, tutto si concluse con il Trattato di Parigi del 1763 che sanciva l’espulsione della Francia dal nord America.

Il colonialismo in Africa

Durante il governo conservatore di Benjamin Disraeli (1874- 1880) l’Inghilterra riprese la sua antica vocazione imperialistica che l’avrebbe condotta, sotto il governo liberale di William Gladstone, a occupare l’Egitto (1882) per mantenere il controllo sul canale di Suez.

L’espansione coloniale avvenne in competizione con la Francia e Germania: l’Inghilterra si aggiudicò alcuni territori dell’Africa occidentale, lungo la valle del Niger, e dell’Africa meridionale, costituendo nel 1888 il protettorato sul territorio Bechuanaland, l’odierno Botswana ed estendendo poi il proprio domino sulla regione della Rhodesia, ora Zimbabwe e Zambia. Gli avversari più temibili si rivelarono i Boeri del Transvaal e dell’Orange, sconfitti dagli inglesi dopo tre anni di guerra. Nell’Africa orientale l’esploratore Samuel Baker scoprì il lago Alberto e la successiva acquisizione dell’Uganda assicurò all’Inghilterra un dominio che si estese fino a includere il Kenya. In Africa gli inglesi sperimentarono i primi provvedimenti di decolonizzazione a favore dei coloni bianchi del Transvaal e dell’Orange, a cui concessero l’autogoverno aprendo così la strada alla formazione dell’Unione Sudafricana. Alla fine della prima guerra mondiale, con la firma del trattato di Versailles l’impero coloniale britannico raggiunse la sua massima espansione, con l’acquisizione di gran parte dei territori africani delle colonie un tempo in mano alla Germania

Il colonialismo in Australia

Non fu colonizzata fino al 1770 quando, raggiunta da J. Cook, fu sottomessa alla corona britannica.

Nel 1788, dopo l’indipendenza ottenuta dalle colonie americane, cominciò il trasferimento coatto di forzati a Port Jackson (Sidney). Dal XIX sec cominciò l’afflusso di coloni liberi. Nel 1830 si avviò la "colonizzazione sistematica" che favorì i latifondi. L’Australia meridionale, il Victoria, il nuovo Galles del sud e la Tasmania ottennero l’auto governo nel 1850e nel 1859 il Queensland fu diviso dal Nuovo Galles del sud. Dopo la scoperta di giacimenti auriferi, (1851) ci fu un’ondata migratoria, ne conseguirono una diversificazione economica, urbanizzazione, sviluppo della borghesia e del proletariato manifatturiero. Dal 1856 la giornata lavorativa fu di otto ore, dal 1872 si sancì la laicità della scuola (obbligatoria e gratuita fino ai quattordici anni), dal 1894 il diritto di voto elle donne. Fu poi limitata l’immigrazione asiatica. Nel 1901 divenne dominion ed ebbe una costituzione simile agli USA. Nel 1938 ottenne la piena indipendenza e l’associazione al Commonwealth.

Il colonialismo in India

Il commercio delle spezie aveva fatto crescere l ’importanza economica dell ’India fin dal XVI secolo. Al dominio dei portoghesi e poi degli olandesi era subentrato quello dei francesi e degli inglesi che avevano fondato importanti basi commerciali nel subcontinente indiano. La vittoria dell ’Inghilterra sulla Francia assicurò nel 1757 il controllo del Bengala del Deccan alla compagnia delle Indie Orientali. La politica della compagnia mirò in seguito al consolidamento e all ’estensione di queste acquisizioni. Nel 1773 l ’istituzione nata come impresa commerciale privata, divenne per volontà del parlamento un ente semi ufficiale del governo britannico. La realizzazione della politica britannica in India fu facilitata dal declino, ormai irreversibile, dell ’impero Moghal.

Il ricorso alla forza militare( unito alla corruzione dei governanti locali) fu il principale strumento di colonizzazione in india. La mancanza di unità fra i diversi regni e principali indiani sviluppò l’allarmarsi del predominio britannico sull ’ intero subcontinente e sulle regioni confinanti, in particolare la Birmania. Non mancarono tuttavia episodi di resistenza, il più importanti dei quali fu la guerra combattuta dai Sikh ( 1845/1840) e terminata con l’annessione del Punjab da parte del governo britannico. L’unico tentativo di alleanza fra i centri del potere indiano fu quello capeggiato dai Maratti, e annullato dall ’accordo di Salbai (1782). Dopo il Punjab vennero annessi i regni di Satara, Jaipur, Sambaipur, Jhansi o Nagpur a opera del governatore James Ramsay, decimo conte di Dalhousio.

Le nuove acquisizioni britanniche accrebbero il malcontento della popolazione indiana che sfociò in una cospirazione su larga scala tra i Sipahi, le truppe indiane al servizio della Compagnia delle Indie Orientale. Una rivolta generale, nota come l ’Ammutinamento Indiano, scoppiò a Meerut, nei pressi di Delhi, il 10 Maggio del 1857 in breve tempo gli ammutinati occuparono Delhi e altri centri strategici. I combattimenti continuarono fino al 1859, ma già nel giugno del 1858 i principali centri dell ’insurrezione erano caduti.

A ciò seguì un periodo di brutali rappresaglie da parte delle truppe britanniche. Le autorità giudiziarie della Compagnia delle Indie Orientali arrestarono Bahadur Shah II e lo condannarono all ’ergastolo, mettendo fine alla dinastia moghul. Grande risultato dell ’ammutinamento indiano fu, nel 1858, il termine dell ’amministrazione della Compagnia e il passaggio dell ’India al governo diretto della corona britannica.

Molti abusi compiuti in india durante il dominio della Compagnia delle Indie Orientali vennero eliminati o ridotti quando il governo assunse il controllo degli affari indiani. Furono attuate alcune importanti riforme in materia fiscale, giudiziaria, educativa e sociale; il sistema di opere pubbliche inaugurato da Dalhousie fu enormemente esteso,il peggioramento della condizione di vita della popolazione indiana, l’insofferenza nei confronti del dominio coloniale e un crescente sentimento nazionalistico furono le conseguenze più gravi ereditate dal governo britannico. A formentare la tensione politica contribuì una serie di terribili carestie. Nel 1876 il governo britannico avallando la proposta di Benjamin Disraeli, proclamò la regina vittoria imperatrice dell’India.

Bolognini, Castiglioni, Cavicchioli, Weimberg, 4^B