/// Giulio Rimondi
Bologna
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vincitore
Ho seguito studi classici, trovandoli fondamentali e penosi. Leggevo Dostoevskij durante le ore di greco, guardavo una cartolina del giardino delle ninfee di Monet durante quelle di latino. La finestra era per quelle di matematica. L’università è stata uno scherzo, ho cominciato a viaggiare, sempre, perdendo tutti i corsi. Però studiavo, e sono laureato con lode. Nel frattempo avevo iniziato con le foto, e promettevo bene. Continuavo a viaggiare, come faccio anche ora, perché non voglio smettere. Le persone sono inesauribili, le loro idee, i loro mondi, anche. Io posso mostrarne alcune; farlo in maniera umana significa renderle accessibili all’altro. Significa stabilire tra di loro una relazione emotiva. È la base della comprensione e dell’accettazione reciproca. Se ti senti legato a qualcuno, se ti immedesimi in lui, non vuoi fargli del male, giusto?!