Il 70,3% dei ragazzi che
frequentano le scuole superiori hanno riportato una o più insufficienze al
termine del I quadrimestre 2008: in media ogni
ragazzo ha riportato insufficienze in quattro materie. Questi sono alcuni dei
dati rilevati da un’ apposita indagine campionaria,
condotta in questi giorni dall’Ufficio studi del Ministero sul 40% delle
scuole.
Il 70,3% degli studenti, in sede di scrutinio, ha riportato almeno una insufficienza tra le diverse discipline. Questo valore
corrisponde a circa due milioni di studenti.
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Tipi di scuola
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2007/08
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Studenti con insufficienze
per 100 scrutinati
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Liceo Classico
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57,6
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Liceo Scientifico
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61,9
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Licei socio-psico-pedagogici
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57,6
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Liceo Linguistico
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67,4
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Istituto tecnico
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76,4
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Istituto professionale
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80,0
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Istruzione artistica
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73,8
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TOTALE
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70,3
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Mediamente sette alunni su dieci registrano almeno un’insufficienza, valore
di per sé alquanto negativo, che diventa drammatico negli istituti
professionali dove gli “insufficienti” sono ben 8 su 10. E’ come se in una
classe (ad es. di 24 alunni) solo 7 di questi riportassero risultati positivi (e solo 5 negli istituti professionali).
L’indagine ha rilevato che dovranno essere superate circa 8 milioni di insufficienze: in media ogni studente dovrà recuperare
quattro debiti.
La disciplina dove sì è registrato il maggior numero di insufficienze
è la matematica con il 62,4% dei casi, con valori negativi in tutti i tipi di
scuola.
Il numero di insufficienze rimane costante a
prescindere dagli anni di corso: solo in quinta si nota una lieve riduzione
(65%), ma rimangono significative le carenze in materie come la matematica
(60,9%), e l’italiano che nei tecnici ed i professionali è di circa il 40%.
“I dati del primo quadrimestre – ha commentato il ministro della Pubblica
istruzione Giuseppe Fioroni - dimostrano quale lavoro straordinario la scuola
debba mettere in atto perché entro giugno si recuperino il più possibile
queste insufficienze. Sono numeri che, oltre a far chiarezza, illustrano
anche lo sforzo che alunni e docenti saranno chiamati a fare nei prossimi
mesi in quanto, a fine anno, di solito le
insufficienze si dimezzano. E’ del tutto evidente comunque
che ci troviamo di fronte ad un problema serio ed è questo il motivo per il
quale è stata data priorità assoluta, anche in termini di risorse economiche,
alle azioni per supportare l’impegno delle scuole”.
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