INSERITA LA RELIGIONE CATTOLICA NELLE SCHEDE DI VALUTAZIONE CHE SOSTITUIRANNO LE PAGELLE.

Un comunicato stampa del Comitato Nazionale Scuola e Costituzione, il testo di una interrogazione parlamentare presentato dai deputati Sasso, Grignaffini, Capitelli e Bogi e un comunicato di NEV-NOTIZIE EVANGELICHE

COMITATO NAZIONALE SCUOLA E COSTITUZIONE

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scuolaecostituzione@virgilio.it



Comunicato stampa



Il Comitato nazionale Scuola e Costituzione denuncia e deplora con viva indignazione e preoccupazione la circolare ministeriale n.85 con la quale si stabiliscono le modalità per la valutazione periodica e finale nelle scuole in regime di autonomia e si propongono modelli delle “schede” che sostituiranno le pagelle.

In queste schede, infatti, la religione cattolica, la cui frequenza è facoltativa fin dal 1985, non solo è inserita fra le materie obbligatorie, ma è presente fra le discipline la cui valutazione compare nella scheda.

Ciò è illegittimo: infatti l’art.309 del T.U. della legislazione scolastica stabilisce con chiarezza che “viene redatta…e comunicata alla famiglia una speciale nota, da consegnare unitamente alla scheda o alla pagella…”. Una nota separata, dunque, già prevista in una legge del 1930 e confermata nel corso dell’ampio dibattito culturale e parlamentare volto a tutelare il principio di “non discriminazione” previsto sia dal nuovo Concordato sia dalle Intese con le altre confessioni religiose per tutti gli allievi, frequentino no l’insegnamento di religione cattolica, e i loro diritti costituzionali.

Per di più l’inserimento della religione cattolica nella scheda non può in alcun modo ascriversi ad una svista: infatti la stessa circolare pubblica i modelli delle schede per la seconda e terza classe della scuola media “in cui è ancora vigente il vecchio ordinamento.

Si tratta perciò di un’ulteriore gravissimo episodio di aggiramento della legge per via amministrativa, secondo una prassi adottata largamente dal Ministero dell’Istruzione, e particolarmente frequente in tutto ciò che concerne la normativa relativa all’insegnamento della religione cattolica.



Roma, 12 dicembre 2004



Per informazioni:

prof. Annamaria Masini 338.9142946

prof. Antonia Sani 349.7865685



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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca



Premesso che:

. con la circolare ministeriale n. 85/2004 si stabiliscono le modalità per la valutazione periodica e finale nelle scuole in regime di autonomia e si propongono modelli delle “schede” che sostituiranno le vecchie schede;

. in queste schede la religione cattolica, la cui frequenza è facoltativa fin dal 1985, non solo è inserita fra le materie obbligatorie, ma è presente fra le discipline la cui valutazione compare nella scheda;

. l’art.309 del T.U. n. 297/1994 della legislazione scolastica stabilisce con chiarezza che “viene redatta…e comunicata alla famiglia una speciale nota, da consegnare unitamente alla scheda o alla pagella…”;

. tale nota separata, già prevista in una legge del 1930 e confermata dalla legislazione vigente in seguito ad un ampio dibattito culturale e parlamentare si prefigge lo scopo di tutelare il principio di “non discriminazione” previsto sia dal nuovo Concordato sia dalle Intese con le altre confessioni religiose;

. l’inserimento della religione cattolica nella scheda non può in alcun modo ascriversi ad una svista: infatti la stessa circolare pubblica i modelli delle schede per la seconda e terza classe della scuola media in cui è ancora vigente il vecchio ordinamento;



per sapere



se si è in presenza di un’ulteriore gravissimo episodio di aggiramento della legge per via amministrativa, secondo una prassi adottata largamente dal Ministero dell’Istruzione, e particolarmente frequente in tutto ciò che concerne la normativa relativa all’insegnamento della religione cattolica.



Sasso, Grignaffini, Capitelli, Bogi



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ILLEGITTIMO L'INSERIMENTO DELLA VALUTAZIONE DELL'IRC NELLE SCHEDE SCOLASTICHE

I commenti di Scuola e costituzione, del moderatore della Tavola valdese e della "31 ottobre"



Roma (NEV), 15 dicembre 2004 - "Un tentativo di aggirare la legge per via amministrativa". E' il giudizio espresso dal Comitato nazionale scuola e costituzione in un comunicato stampa relativo alla circolare 85, emanata dal Ministero dell'Istruzione, con la quale si stabiliscono le modalità per la valutazione periodica e finale nelle scuole in regime di autonomia e si propongono modelli delle schede che sostituiranno le pagelle. In base a detta circolare, per quel che riguarda la prima classe della scuola media inferiore, l'insegnamento della religione cattolica (IRC) è stato inserito tra le discipline la cui valutazione compare nella scheda. "Ciò è illegittimo - denuncia Scuola e costituzione - perché l'art. 309 del testo unico della legislazione scolastica stabilisce con chiarezza che la valutazione dell'IRC viene redatta con una speciale nota da consegnare unitamente alla scheda.

Una nota separata, già prevista in una legge del 1930 e confermata nel corso dell'ampio dibattito culturale e parlamentare volto a tutelare il principio di 'non discriminazione' previsto sia dal nuovo Concordato sia dalle intese con le altre confessioni religiose".

Un giudizio a cui si associa il pastore Gianni Genre, moderatore della Tavola valdese, secondo il quale decisioni come quella della circolare ministeriale portano "a far perdere all'IRC il suo carattere di facoltatività e a porre questo insegnamento su un piano improprio.

Si tratta - ha aggiunto - di un'ulteriore goccia dello stillicidio di decisioni che tendono a logorare la laicità della scuola a favore di una sua evidente confessionalizzazione".

Un commento viene anche da Nicola Pantaleo, presidente dell'"Associazione 31ottobre, per una scuola laica e pluralista", per il quale la circolare costituisce "un nuovo tentativo di sottoporre la scuola pubblica alla camicia di forza confessionale" a cui si può rispondere con l'obiettivo del "superamento dell'insegnamento dell'IRC attraverso l'istituzione di un insegnamento laico e plurale di religioni nella storia che l'Associazione 31ottobre ha messo al centro della propria azione". (nev/lb)

(17-12-2004)