APPELLO A DIFESA DELL’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA INGLESE NELLA SCUOLA PRIMARIA

 
 

 

 

 


Lettera aperta al Presidente del Consiglio

e al Ministro dell’Istruzione,

dell’Università e della Ricerca

 

 

Noi docenti di lingua straniera, invitiamo Loro alla lettura di questo documento a difesa dell’Insegnamento della Lingua Straniera nella Scuola Primaria.

 

Egregio Presidente del Consiglio, Egregio Ministro,

 

il Parlamento ha approvato la legge Finanziaria che, al comma 128, prevede la formazione linguistica per tutti i docenti della Scuola Primaria con il conseguente risultato della scomparsa di una figura professionale come l’insegnante specialista di Lingua straniera; la circolare del 23 marzo u.s. è il primo passo per la realizzazione e degli obiettivi previsti dalla Legge su citata.

 

Ci permettiamo di ripercorrere le fasi che hanno condotto alla costituzione di questa figura professionale all’interno della Istituzione scolastica italiana quando a molti insegnanti è stato chiesto di cimentarsi in una nuova avventura come l’insegnamento della lingua straniera lasciando l’insegnamento su posto comune con una o al massimo due classi a fronte di un lavoro su sette/otto classi, di frequentare corsi per l’apprendimento delle lingue, per lo studio delle metodologie e strategie didattiche da adottare nel campo dell’insegnamento della Lingua Straniera che hanno condotto ad una specializzazione di un insegnamento importante come quello che riveste oggi la lingua straniera in una scuola  europea.

 

Con il passare degli anni gli insegnanti specialisti di Lingua Straniera della Scuola Primaria Italiana hanno promosso all’interno della propria scuola attività di formazione e di aggiornamento ed hanno garantito la qualità dell’insegnamento della Lingua e svolto attività di cooperazione anche con altri paesi europei.

 

I firmatari del presente documento esprimono profonda disapprovazione nei confronti delle citate modifiche per i motivi che vengono di seguito elencati:

 

  1. vengono vanificati anni di studio universitari, post-universitari, di frequenza a corsi di specializzazione, di esperienza, di sperimentazione e di ricerca-azione effettuati dagli insegnanti specialisti di Lingua Straniera;

 

  1. la specializzazione in una disciplina da parte di personale qualificato e fortemente motivato garantisce la qualità dell’insegnamento con una positiva ed efficace ricaduta nel processo di insegnamento – apprendimento;

 

  1. l’insegnamento della Lingua Straniera inoltre, impone un aggiornamento continuo e costante per mantenere alti gli standard di formazione cui una scuola europea dovrebbe mirare e all'insegnante  cui viene affidato l'insegnamento di più discipline non potrebbe mai mantenere;

 

  1. la formazione all’insegnamento della Lingua Inglese non tiene conto della motivazione che condurrebbe questi “nuovi docenti” perché essa  diviene obbligatoria con la  conseguente mortificazione a livello culturale e pedagogico.

5.      E’ infatti evidente che la dequalificazione degli insegnanti di lingua inglese, il reclutamento degli stessi non più su base volontaria, ma obbligatoria e la riduzione dell’orario di docenza limiteranno di molto il conseguimento degli obiettivi relativi all’apprendimento delle lingue.

 

6.      L’eliminazione di questa figura specialistica all’interno dell’Istituzione Scolastica, inoltre, pregiudica l’attuazione alcune ore di contemporaneità nelle classi che garantiscono la possibilità di lavorare in piccoli gruppi per attività di laboratorio e di recupero per i bambini con maggiori difficoltà.

 

Ci permettiamo di aggiungere, inoltre, uno stralcio del Documento del Consiglio di Europa sulle competenze del docente di lingue in Europa secondo il quale il docente europeo di lingue deve:

 

·        essere esperto nell'uso della lingua e nella comprensione della cultura che essa veicola;

·        padroneggiare metodologie didattiche coerenti con i principi sopra esposti e adatte ad apprendenti di diverse età;

·        essere aperto all'esperienza plurilingue;

·        possedere capacità di promuovere negli apprendimenti una sempre più necessaria competenza interculturale;

·        possedere una solida competenza nell'ambito della gestione dei progetti europei.

 

 

Pertanto invitiamo le SSLL a voler riconsiderare l’intera questione dell’insegnamento affinché la scuola italiana non si avvii verso un degrado che l’allontani dalle realtà di una scuola moderna ed europea.

 

Seguono le firme

 

Spedire le firme raccolte a MIUR (fax: 06.5813515)

 

OPPURE PER POSTA AL

 

Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca

Viale Trastevere, 76/A

00153 ROMA

 

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