http://www.flcgil.it/content/view/full/62838
Comunicato FLC Una ulteriore
beffa per i lavoratori della conoscenza e per tutti i dipendenti pubblici
dall'intesa separata sulle regole contrattuali. Comunicato stampa di Domenico
Pantaleo, Segretario generale della Federazione Lavoratori della Conoscenza Cgil.
Accordo separato sulle regole contrattuali:
sul piano economico si prospetta un'operazione di riduzione programmata dei
salari
24-01-2009
Il
Governo, con le intese sul secondo biennio contrattuale della scuola e dell'università, non firmate dalla FLC, ha riconosciuto aumenti
contrattuali pari a metà dell'inflazione reale, non risolvendo la drammatica
prospettiva del licenziamento di migliaia di precari
e non concedendo alcuna riduzione della pressione fiscale. Con le nuove regole si peggiora ulteriormente la condizione di
tutti i lavoratori perchè si prevede che il nuovo
indice per l'adeguamento degli aumenti all'inflazione programmata sarà depurato
dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici importati e quindi si programma
la riduzione dei salari. Si precisa che per i dipendenti pubblici quel
meccanismo sarà vincolato alle risorse decise in finanziaria che, secondo i contenuti del DL 112/08, sono determinate sulla base del
tasso d'inflazione programmato peraltro nettamente inferiore a quella reale.
A
ciò si aggiunge, essendo triennali, che nei prossimi rinnovi contrattuali
pubblici la verifica degli eventuali scostamenti tra inflazione prevista e
quella reale, senza peraltro alcun meccanismo automatico, si farà al
termine delle vigenze contrattuali ed eventuali recuperi salariali avverranno
nel successivo triennio.
Una
vera e propria operazione di riduzione programmata dei salari!
Il
cerchio si chiude con i regolamenti della Gelmini, il disegno di legge delega Brunetta e il disegno di legge Aprea che distruggono
l'istruzione pubblica e vaporizzano la contrattazione decentrata,
riportando al potere assoluto ed unilaterale del Governo la definizione degli
organici, dei salari, degli orari, del reclutamento, dell'avanzamento
professionale e delle sanzioni disciplinari. In perfetta coerenza con tale
disegno si teorizza il superamento delle rappresentanze sindacali unitarie.
Per
queste ragioni stiamo svolgendo un referendum tra tutti i lavoratori dei
comparti della scuola e dell'università, sul rinnovo del secondo biennio
contrattuale, perché non si possono assumere decisioni che attengono alle
condizioni materiali delle persone, per oggi e per domani, senza una
consultazione democratica e senza definire regole precise sulla rappresentanza.
Abbiamo
dichiarato la mobilitazione in tutti i comparti della conoscenza che
porterà allo sciopero entro i primi giorni di marzo, intrecciando le
questioni contrattuali con quella della nostra netta contrarietà alle politiche
della Gelmini perché hanno l'obiettivo comune di
indebolire la funzione del sindacato per poter agevolmente calpestare la
dignità delle persone, licenziare migliaia di precari e privatizzare la scuola
e l'università.
Roma, 24
gennaio 2009