La nuova proposta di legge Aprea: attacco bipartisan alla scuola della Repubblica ?

 

In attesa di una disamina più approfondita della nuova versione del D.d. Legge n. 953

dal 16/07/09 in discussione al Comitato ristretto della Commissione istruzione della Camera si possono fare le seguenti osservazioni.

L’impianto complessivo della proposta resta inalterato, caratterizzato da una visione tecnocratica basata su una forte differenziazione dell’offerta scolastica da scuola a scuola, che apre la strada alla frammentazione e privatizzazione del sistema.

Il progetto conferma il forte accento sull’autonomia delle scuole (non della scuola) che si pone in oggettiva contraddizione con il parallelo processo in atto in senso regionalista, che attende l’approvazione dell’Intesa fra Stato e Regioni sull’attuazione della riforma del Titolo V e l’applicazione del federalismo fiscale.

L’articolato risulta più snello: sono state stralciate come previsto le parti riguardanti la formazione iniziale dei docenti, che sarà oggetto di un apposito provvedimento governativo.

Viene confermata la separazione contrattuale fra i docenti e gli ATA.

Gli insegnanti  vengono accreditati solo di una funzione tecnica e disciplinare, subalterni gerarchicamente ai poteri forti: dirigenti e Consigli di amministrazione  (nel nuovo testo Consigli di indirizzo), e non soggetti attivi di una didattica basata sulla libertà di insegnamento.

In questo senso è clamorosa l’eliminazione del Collegio dei docenti.

Non si parla più di autonomia finanziaria, ma vengono riproposte le fondazioni (nel nuovo testo a sostegno delle istituzioni scolastiche) e l’assunzione diretta dei docenti (nel nuovo testo da parte di reti di scuole).

Tutto ciò conferma l’idea di un sistema scolastico superiore gestito da risorse private, industriali per quanto riguarda gli Istituti tecnici, famigliari per i licei, probabilmente regionali per il settore professionale.

Ciò che preoccupa maggiormente è che attorno a questo progetto si stia cercando di costruire un’operazione bipartisan che ha già avviato i primi passi attraverso il seminario tenuto da ASTRID l’8 luglio scorso alla presenza di tutti i membri delle Commissioni parlamentari scuola.

Non a caso a tale seminario hanno partecipato, insieme all’on.le Aprea,  Franco Bassanini e Vittorio Campione artefice e ed esecutore dell’idea dell’autonomia delle scuole al di fuori di ogni autonomia di sistema e dell’introduzione nell’ordinamento dei Dirigenti scolastici.

Bisognerà mobilitarsi per contrastare tale tentativo.

 

Bruno Moretto

 

Bologna 16/07/09