15 OTTOBRE 2008: CHE NOTTE, QUELLA NOTTE!

 

Quando l’Assemblea genitori e insegnanti delle scuole di Bologna e provincia ha lanciato l’invito per il 15 ottobre a celebrare insieme UNA NOTTE PER LA SCUOLA PUBBLICA, certo non immaginava che sarebbe echeggiato così vibrante in tutto il Paese.

Il giorno dopo, sono apparse pagine e pagine di cronaca, articoli approfonditi e arricchiti da immagini che hanno ben documentato la vastità delle iniziative di dissenso verso la “riforma scolastica” del Ministro Gelmini. In questo ricco contesto nazionale di “protesta creativa”, si è collocata la serata alla Sala polivalente del Quartiere Borgo Panigale, intitolata “Quattro chiacchiere in tema di istruzione”, organizzata dal Comitato genitori dell’Istituto Comprensivo 2 di Bologna.

 

I vari ambiti della formazione, dalla scuola, alla ricerca, all’università, si sono metaforicamente “stretti la mano”, creando un’alleanza in difesa della cultura.

Siamo stati ospitati con calore, cominciando dalla disponibilità subitanea della sala civica, passando per l’interessamento solerte dei dipendenti comunali, fino al grande coinvolgimento delle scuole del quartiere. Verso le 20.30, abbiamo udito giungere i canti e i suoni del corteo delle scuole Volta, Mazzini e Lipparini, che ringraziamo di cuore per la loro animata partecipazione. Il corteo è stato accolto nella piazza da un bizzarro trampoliere, e i bambini si sono divertiti giocando in compagnia di clown, giocolieri e musicisti. Poi la sala civica si è riempita di bambini, genitori, insegnanti, cittadini di Borgo Panigale e di Reno, registrando il “tutto esaurito” di circa duecento presenze.

 

Il dibattito si è aperto con la lettura di stralci del testo pronunciato nel 1950 da Piero Calamandrei al III congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale.

La parola è passata a Luigi Guerra, Preside della facoltà di scienze della formazione, che ha lungamente argomentato le ragioni del dissenso verso il D.L. 137, entrando nel merito della figura del maestro unico, della valutazione in decimi, della reintroduzione del voto in condotta, del rischio concreto di instaurare una larvata “dittatura” del “pensiero unico” nel mondo dell’istruzione. Nel rispetto della Costituzione, la scuola statale deve offrire a tutti i cittadini le medesime possibilità di istruzione. Il Prof. Guerra ha sottolineato il rischio tangibile del ritorno a scuole di differente livello per diverse classi sociali. L’introduzione di classi differenziali per stranieri è un fatto negativo, in quanto separa anziché integrare i cittadini.

E’ stato un intervento molto apprezzato e ripetutamente applaudito dal pubblico in sala.

In seguito, Valeria De Vincenzi, genitore, ha chiesto agli insegnanti in sala di alzare la mano, constatando la loro netta minoranza nel pubblico, e ha rivolto loro un accorato invito ad aderire in massa allo sciopero della loro categoria. Ha fornito informazioni sulla realtà, trasversale ad ogni sigla politica e sindacale, dell’Assemblea genitori e insegnanti delle scuole di Bologna e provincia, aperta a tutti i cittadini. Infine, ha sottolineato l‘urgenza di informarsi e di diffondere l’informazione, di partecipare alle iniziative, di attivarsi ciascuno in una forma di “resistenza civile”, volta a rendere sempre più visibile il dissenso verso una “riforma scolastica” fatta solo di tagli.

 

Il ricercatore Luca Valenziano, dell’Istituto di Astrofisica Spaziale di Bologna, ha illustrato le attività scientifiche realizzate mediante satelliti costruiti con il contributo fondamentale dei ricercatori di Bologna. Quando verrà applicata la norma di governo che non permette il rinnovo dei contratti di lavoro a ricercatori, vari progetti resteranno “orfani” dei loro genitori, dopo tanti anni di impegno. Ha sottolineato la drammaticità e il paradosso della “fuga dei cervelli”, là dove abili ricercatori, formatisi in Italia negli enti pubblici, saranno costretti a lasciare il Paese e prestare la loro opera all’estero, a causa della mancanza di concorsi per impieghi permanenti e all’impossibilità di assumerli, sia pure a tempo determinato.

Il ricercatore “precario” Felice Simeone del CNR, recentemente tornato dalla Germania a lavorare a Bologna, ha evidenziato le forti relazioni tra scuola, università e ricerca. Ha mostrato, con dati statistici di agenzie pubbliche e governative italiane e internazionali, quanto poco si spenda nel nostro paese per l’istruzione e la cultura. I tagli apportati dal governo alla scuola e alla ricerca, aumenteranno ancora il divario tra l’Italia e gli altri paesi industrializzati, facendoci ulteriormente arretrare nel panorama mondiale.

All’ingresso della sala, era collocato un punto informativo dei ricercatori dell’INGV, del CNR e dell’INAF, che hanno illustrato le rilevanti conseguenze culturali negative, derivanti dal mancato rinnovo dei contratti ai ricercatori precari, prevista dai recenti provvedimenti di governo.

 

La serata si è conclusa verso le 23, con una rappresentazione liberamente tratta dal testo per ragazzi di Silvana De Mari, “L’ultima stella a destra della luna”, brillantemente e generosamente recitato dagli attori Barbara Baldini, Giuseppe Freccero e Mara Vapori.

Crediamo sia stata un’iniziativa culturale utile, che ha reso partecipi e più consapevoli molti cittadini. E’ stata una bella serata.

 

Il Comitato genitori dell’Istituto Comprensivo 2 del Quartiere Reno, Bologna