Fondo Bertoni - Biblioteca Estense di Modena


Elena Gavioli
Indagini sull'inedito Fondo Bertoni

Ho ormai concluso un lavoro (è di prossima pubblicazione) basato sullo studio del materiale conservato nel Fondo Bertoni. Si tratta di un'indagine storica che intende far luce su fatti poco noti e circostanze oscure legate ad una rivista di filologia romanza di cui Bertoni fu fondatore e direttore: l'«Archivum romanicum».

La consapevolezza dei limiti esistenti per chi voglia delineare un quadro così complesso come quello della realtà politico-culturale dell'Italia dal 1917 al 1942, mi ha spinto ad un utilizzo assiduo ed ininterrotto delle lettere, cartoline, biglietti ed appunti conservati, e non ancora riordinati, nel Fondo; infatti, un'iniziativa di carattere esclusivamente culturale come la nascita di una rivista specialistica, poteva assumere, in anni di acceso nazionalismo come quelli del primo dopoguerra, un valore ideologico e rischiare quindi coinvolgimenti politici. L'«Archivum» sembra aver percorso una strada differente, non tanto per l'eroismo di colui che l'ha ideata, quanto per un'esigenza intrinseca alla disciplina a cui Giulio Bertoni si dedicava: l'europeismo. L'editore era il «boche» Leo Samuel Olschki e i collaboratori erano italiani, francesi, tedeschi... purché in grado di dare un valido apporto alla filologia romanza. Fondamentale era il fatto di poter allargare i confini scientifici, avere la possibilità di comparare i diversi metodi di studio e di ricerca; tendenze ed atteggiamenti deprecabili secondo i molti italiani che si dichiararono non disposti a collaborare ed oppugnati ad oltranza da alcuni irriducibili irredentisti. Con l'avvento del fascismo l'«Archivum» divenne un elemento anomalo all'interno di un sistema sempre più centralizzato e soprattutto autarchico, senza contare che si aggiunsero i problemi legati alle origini ebree del suo editore. Un percorso difficile quindi, che portava ostinatamente ad un allargamento degli orizzonti culturali anche quando la tendenza ufficiale era ormai divenuta quella dell'esaltazione programmatica della civiltà nazionale e di una visione della cultura limitata ai confini politici.

In una sezione a parte, ho pensato di inserire (grazie alla gentile disponibilità offerta dalla Sig.ra Ginevra Spinelli Bertoni, figlia del filologo) la trascrizione di un centinaio di lettere relative per lo più ai primi anni di vita dell'«Archivum»; si tratta di scritti di Vincenzo Crescini, Carlo Frati, Alfred Jeanroy, Ernesto Monaci, Leo Samuel Olschki, Ernesto Giacomo Parodi, Flaminio Pellegrini, Pio Rajna...e dello stesso Giulio Bertoni e, data l'originalità inedita del materiale, nel corso della trattazione ho riportato ampi brani tratti da altri documenti conservati nel Fondo. Questo modo di procedere mi è sembrato l'unico possibile, perché quando i toni della polemica si sono fatti più aspri, e quando le questioni politiche sembravano combinarsi alle ambizioni personali ed alle rivalità accademiche è diventato per me fondamentale ricorrere ai documenti, in particolare alle lettere personali, per convalidare le convinzioni formate e per dare una precisa testimonianza di fatti talvolta incredibili e spesso sconcertanti.


[img 0]  Archivio Calcaterra


 

(Carte Calcaterra - Fondo privato)

Sono disponibili in formato elettronico alcuni indici dei corrispondenti di Carlo Calcaterra (dal 1905 al 1952):

1) un elenco completo dei singoli corrispondenti, con indicazione della collocazione all'interno dell'Archivio Calcaterra; es:

Alfieri, Vittorio Enzo: ES 3
Alianello, Carlo: EG 7 sp
Allodoli, Ettore: EG 1
Aloise, Francesco: EG 10 c
Altrocchi, Rudolf: ES 8
Ambruzzi, Luigi: ES 6
Amoretti, G.V.: ES 3
Anceschi, Luciano: EG 7


2) un elenco dettagliato dei corrispondenti con indicazione del grado di familiarità, numero di pezzi, date e luoghi di spedizione, principali argomenti e istituzioni letterarie nominate; es:

Andreoli, Aldo: tu, [19]; '48-'52, Modena; Muratori; «Convivium».
Azzolina, B.: tu, [21]; '21-'36, Cagliari; Foscolo, Dante, Parini, Berchet; «Convivium».
Barolo, Agostino: lei, [56]; '31-'39, Asti, (Firenze); Alfieri; AccPetr, SEI, «Convivium».
Bianchi, Dante: tu, [22]; '27-'51, Pavia; Cv., «Studi Petrarcheschi».
Biasuz, Giuseppe: tu, [17]; '32-'49, Treviso, Pola, Padova; «Convivium».
Bobbio, Aurelia: lei, [24]; '36-'50, Roma; RivFiorent, Campanella; «Convivium».
Boselli, Carlo: lei, [22]; '28-'37, Milano; ispanistica; «Convivium».


3) una lista delle principali associazioni, accademie, riviste, editori e istituzioni nominate o coinvolte nei carteggi; es:

Accademia Petrarca, Arezzo [...]
Centro Nazionale di Studi Alfieriani, Asti [...]
«Convivium», Torino [...]
Petrarca Haus, Hamburg [...]

Chi fosse interessato agli indici è pregato di mettersi in contatto con la Redazione.


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[versione cartacea: n. sei-undici, 1997, pp. 33-38 - versione web: 1996, n. 2, II semestre]

 


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