Gennaio
Venerdì 3: i carabinieri denunciano, con un esposto alla magistratura,
"la diffusione di notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico".
Si fa riferimento ad alcuni volantini distribuiti dal movimento studentesco
sui fatti della Bussola in cui si fa afferma: "Ancora una volta si cercherà
di nascondere l'intenzione omicida delle forze di repressione del Governo;
ancora una volta democristiani, repubblicani, socialdemocratici di varie
tinte, cercheranno di coprire con i loro ipocriti piagnistei quello che
è un disegno politico ben preciso, l'intensificazione della repressione".
In un altro si dice: "La polizia ha sparato di nuovo. Nella notte di Capodanno
circa trecento studenti hanno manifestato alla Marina di Pietrasanta davanti
a un lussuoso locale notturno in cui la borghesia toscana festeggiava il
capodanno usando i profitti estorti con lo sfruttamento dei lavoratori..
Nel corso della manifestazionei carabinieri sempre pronti pronti a difendere
non solo i profitti, ma anche i divertimenti dei capitalisti, si sono scagliati
contro i manifestanti. (...) Dopo ripetute cariche, alcuni ufficiali dei
baschi neri hanno aperto il fuoco con le pistole d'ordinanza"
Momenti di tensione davanti l'AMF-SASIB tra studenti e operai in sciopero,
da una parte, e operai che volevano entrare in fabbrica e polizia, dall'altra.
Domenica 5: manifestazione lungo le vie del centro promossa dalla Federazione
comunista per rivendicare il disarmo della polizia dopo i fatti di Viareggio
Giovedì 9-Sabato 11: sciopero della fame dei detenuti del carcere
di S. Giovanni in Monte contro la struttura carceraria e per la riforma
delle norme che regolano la procedura penale.
Venerdì 10: sciopero interregionale di 24 ore promosso da Cgil-Cisl-Uil
per la tutela dei lavoratori del legno, laterizi, manufatti in cemento
e piastrelle, calce, gesso, marmisti, edili e affini.
Controcelebrazione dell'apertura dell'anno giudiziario ad opera di
Magistratura democratica sul tema: "La mancata attuazione della Costituzione
come causa dell'emarginazione e della paralisi giudiziaria in Italia".
Durante l'iniziativa lo studente di Giurisprudenza Gamberini, ricordando
i fatti della Bussola, invita "gli operatori giuridici che avvertono la
necessità di compiere una scelta di classe a rompere con le loro
organizzazioni ufficiali".
Lunedì 13: Occupata la succursale dell'ITIS di via Don Minzoni.
Gli studenti dell'Istituto Aldini-Valeriani chiedono con un documento,
al Preside Pappalardo, il controllo delle sanzioni disciplinari, la discussione
dei voti dati dai professori, la partecipazione dei ragazzi ai consigli
di presidenza, l'ammissione di studenti di altre scuole o di operai alle
assemblee di istituto
Martedì 14: occupata la sede centrale dell'ITIS in via Saragozza:
gli studenti chiedono la partecipazione agli scrutini
Domenica 19: al museo civico, il sindacato artisti- pittori scultori,
in luogo della tradizionale mostra tiene una "manifestazione-rappresentazione-incontro-esposizione"
sul ruolo e la funzione dell'arte nella società. Afferma Concetto
Pozzati: "Innanzitutto (occorre) non contestare a livello corporativo-professionale
altrimenti si ricadrebbe nella solita sostituzione e nella ri-separatezza.
Non credere all'artista libero in quanto artista. Riconoscersi nel momento
in cui ci si nega. Non facendo arte negata, ma negando l'arte attraverso
se stessa. Non costruire per distruggere, ma negare per riconoscersi. (...)
Negare il sistema piramidale della cultura e i pruriti avanguardistici
che riducono le idee a tendenze. Prendere coscienza della propria separatezza
di artista. Non riconoscersi come "pittore", ma come intellettuale."
Stato d'agitazione alla AMF-SASIB dopo il licenziamento del responsabile
della sezione sindacale della FIOM.
Martedì 21: sciopero con manifestazione dei lavoratori dell'industria
proclamato da Cgil-Cisl-Uil. Presente anche il movimento studentesco.
Mercoledì 22: seconda giornata di sciopero degli operai. Momenti
di tensione davanti alle fabbriche: ICO, BOUTON, WEBER, SABIEM.
Giovedì 23: continua l'occupazione di Ingegneria. Occupazione
dell'Istituto di Matematica.
Sabato 25: manifestazione per la morte di Jan Palach. Circa 1500
studenti medi sfilano per il centro. Tensioni con gli studenti di destra
aderenti all'organizzazione "Giovane Italia"
Lunedì 27: nuove occupazioni: Lettere, l'Istituto di Fisica
e Anatomia comparata. A Lettere tra i motivi della protesta è indicato
anche "il comportamento autoritario" del prof. Spongano. I fisici chiedono
contro il Piano Sullo: abolizione del colloquio di laurea, del voto di
demerito, delle firme di frequenza, l'istituzione della sessione continuata
di esami.
Martedì 28: occupazione di Giurisprudenza e Scienze politiche
Mercoledì 29: nel corso di un'assemblea a Magistero viene presa
la decisione di comporre un bollettino di controinformazione per ciascuna
facoltà e la creazione di gruppi di inchiesta operaia.
Giovedì 30: risultano occupate 6 facoltà: Ingegneria,
Matematica, Fisica, Lettere, Giurisprudenza, Scienze politiche e in più
gli Istituti di Istologia, Anatomia comparata, Botanica.
Occupazione dell'Istituto per ciechi "F. Cavazza" di via Castiglione.
Venerdì 31: assemblea nella facoltà di Lettere con insegnanti
e studenti sul boicottaggio degli esami e l'abolizione dei contratti a
termine per gli insegnanti fuori ruolo, in quanto strumento di "controllo
e repressione".
Dibattito presso l'Istituto di Psicologia sulla riforma universitaria
e sul "piano Sullo" a cura dell'ADUS.
Febbraio
Alla fabbrica SASIB continuano gli scioperi cui partecipano anche gli
impiegati. La protesta è rivolta contro il licenziamento di un sindacalista
e per ottenere uno Statuto dei diritti del lavoratore.
Sabato 1: gli assistenti volontari e i medici interni del Policlinico
S. Orsola entrano in sciopero. Essi chiedono il riconoscimento della personalità
giuridica e professionale con relativa corresponsione di salario; rifiutano,
inoltre, la delibera del Consiglio d'amministrazione degli ospedali di
Bologna volta a ridurre il numero degli assistenti volontari.
Assemblea generale degli studenti di Fisica. Si decide di "aggredire
direttamente gli interessi di potere dei gruppi accademici", si pensa,
perciò, all'occupazione di uno dei centri di ricerca scientifica
appartenenti all'Università (Montecuccolino).
Domenica 2: seconda giornata di sciopero degli assistenti volontari
e dei medici interni.
Occupazione del rettorato ad opera dell'assemblea degli studenti di
Ingegneria (occupata). Si rivendica il ruolo decisionale dell'assemblea
e il suo riconoscimento, da parte degli organi universitari, come soggetto
interlocutore.
Lunedì 3: le autorità accademiche sospendono gli esami
e le lauree nelle facoltà occupate. Tutta l'attività amministrativa
dell'università è paralizzata.
Il consiglio d'amministrazione dell'Istituto per ciechi "Cavazza",
dopo la contestazione del presidente nonchè parlamentare della DC
On. Elkan, avvenuta nei giorni precedenti, si dichiara disponibile a trattare
con i "convittori" a patto che cessi l'occupazione.
Gli studenti di Medicina occupano l'aula dell'Istituto di Clinica medica
in solidarietà allo sciopero degli assistenti volontari, sciopero
che ha raggiunto le 300 astensioni. Gli assistenti di ruolo del S. Orsola
esprimono solidarietà.
Martedì 4: liberato dagli studenti il rettorato. Occupazione
degli Istituti di Mineralogia e Petrografia della facoltà di Geologia.
Assemblea generale di Ateneo.
Mercoledì 5: occupazione dell'Istituto Aldini-Valeriani
Giovedì 6: gli assistenti volontari in agitazione approvano
una mozione per la costituzione dell'Associazione Nazionale Assistenti
Volontari Ospedalieri-Universitari.
La magistratura apre un'inchiesta sull'occupazione del rettorato.
Sabato 8: si apre al Palazzo dello sport di Bologna il XII congresso
nazionale del Pci.
Occupazione dell'Istituto professionale Sirani di via Ca' Selvatica
contro la circolare Sullo, per un effettivo riconoscimento del diploma
e una ristrutturazione dei programmi di studio.
L'Istituto Aldini-Valeriani sospende l'occupazione e sceglie altre
forme di lotta da decidere collettivamente in assemblea.
Il preside della facoltà di Ingegneria respinge, a nome del
Consiglio, l'invito a partecipare all'assemblea degli studenti perché
essa si base sull'occupazione come presupposto.
Mercoledì 12: occupazione dell'aula magna dell'Ateneo e manifestazione
davanti alla sede del centro calcoli-CNEN in via Mazzini.
Giovedì 13: un gruppo di studenti dell'ITIS interrompe la riunione
del collegio dei docenti a seguito del rifiuto di introdurvi un numero
di studenti pari a quello dei professori.
Venerdì 14: un nutrito gruppo di professori dell'ITIS (circa
100 secondo il "Resto del carlino") firma un documento per la ripresa delle
lezioni.
Occupazione degli Istituti tecnici Fioravanti, Rubbiani e della scuola
Magistrale Laura Bassi. Prosegue l'occupazione del Sirani e del Liceo Righi.
Sabato 15: assemblea degli studenti dell'ITIS, contrari all'occupazione,
nella palestra di via Saragozza.
46 professori del Liceo Righi si esprimono a favore del ripristino
delle lezioni e solidarizzano con la presidenza.
Domenica 16: assemblea con la presenza di docenti e genitori al Liceo
Righi occupato.
Durante l'assemblea degli studenti dell'Istituto professionale per
il commercio Rubbiani viene stilato un documento in cui si rivendica:
1) il riconoscimento effettivo della qualifica rilasciata al termine
dei tre anni di studio
2) introduzione della quarta e quinta classe
3) riduzione del periodo di inserimento da 12 mesi a 4
4) distinzione netta tra la qualifica dell'Istituto e l'attestato rilasciato
dai corsi (semestrali e biennali) indetti dal Ministero del Lavoro
Assemblea con la presenza dei genitori all'Aldini-Valeriani occupato.
Un gruppo di docenti dell'ITIS entra nella scuola occupata per firmare
i registri e rifiuta ogni contatto con gli studenti.
Lunedì 17: liberato il Liceo Righi.
Occupazione dell'Istituto Tecnico Mercantile Marconi contro "l'autoritarismo"
del preside.
Prosegue l'occupazione degli Istituti Rubbiani, Aldini-Valeriani, Laura
Bassi.
Liberata Scienze politiche.
Martedì 18: gli studenti di Ingegneria, Fisica e Scienze biologiche
occupano il Centro nucleare di Montecuccolino per impedire il funzionamento
del rettore.
Al Marconi, gli studenti si incontrano con gli operai della SAIB e
ACNA
Giovedì 20: manifestazione degli studenti medi (circa 3000)
e sit-in davanti all'ITIS "Belluzzi" in via Saragozza dove 114 insegnanti
si rifiutano di fare lezione per rappresaglia.
Venerdì 21: assemblea generale al Policlinico S. Orsola degli
assistenti volontari e dei medici interni con la partecipazione di delegazioni
provenienti da Pavia, Torino, Firenze.
Sabato 22: occupazione dell'Istituto per ciechi Cavazza dopo il rifiuto
dell'amministrazione di accogliere nel consiglio un certo numero di studenti.
L'amministrazione, per ritorsione, chiude l'Istituto.
L'assemblea generale della facoltà di Chimica industriale respinge,
nel complesso, il Piano Sullo.
Liberato l'Istituto Magistrale Laura Bassi. Occupazione dell'Istituto
statale d'arte in via Cartoleria.
Lunedì 24: Tilde Bolzani, membro del consiglio d'amministrazione
dell'Istituto Cavazza (e assessore provinciale), presenta le dimissioni
protestando contro la chiusura.
Martedì 25: liberata la facoltà Ingegneria.
Il Senato accademico ribadisce che le occupazioni comportano la sospensione
degli esami di corso e di laurea: si moltiplicano le assemblee nelle facoltà.
Il vicepresidente del Cavazza, Ing. Orlandi, inoltra un esposto alla
magistratura richiedendo lo sgombero dei convittori.
Mercoledì 26: l'ADUS occupa la sede centrale dell'università
contro il progetto Sullo, inteso come "tentativo autoritario di ingabbiare
le istanze antiburocratiche e antirepressive".
Manifestazione degli studenti dell'ISEF: chiedono che il corso divenga
di 4 anni e abbia la dignità di laurea.
Il Consiglio provinciale propone di amministrare direttamente l'istituto
Cavazza.
Liberato l'istituto Marconi
Giovedì 27: occupazione della facoltà di Medicina veterinaria.
Proclamato uno sciopero di 8 giorni degli assistenti volontari di Medicina
e chirurgia.
Sciopero a tempo indeterminato dei medici volontari dell'istitituto
delle malattie della bocca "Beretta".
In occasione della visita italiana di Nixon, manifestazione degli studenti
contro la guerra nel Vietnam davanti all'università americana.
Occupazione dell'istituto Pacinotti.
Venerdì 28: l'assemblea congiunta di studenti e docenti della
facoltà di Chimica, dopo aver bocciato il Piano Sullo, decide l'occupazione
dell'Istituto "Ciamician".
Tafferugli nella facoltà di Giurisprudenza tra studenti contrari
all'occupazione e studenti favorevoli.
L'assemblea di Economia e commercio respinge la proposta di occupare.
Il Consiglio di quartiere che ospita l'Istituto Galvani esprime solidarietà
a studenti e insegnanti impegnati nell'occupazione.
Prosegue l'occupazione dell'Istituto Cavazza.
Il Senato accademico dichiara che all'università è venuta
meno la stessa autorità dello Stato senza la quale non si può
pensare ad alcun cambiamento.
Marzo
Le facoltà occupate sono: Lettere e Filosofia, Istituto di Fisica,
Scienze biologiche e naturali, Scienze politiche, Matematica, Chimica,
Zoologia, Geologia, Magistero, più la sede centrale dell'università
ad opera dell'ADUS.
Sabato 1: assemblea nella facoltà di Ingegneria con i docenti.
Convegno nazionale dei rappresentanti degli studenti delle Accademie
di Belle Arti d'Italia: essi rivendicano il passaggio ad Istituto superiore
universitario e propongono, perciò, l'occupazione.
Domenica 2: cominicato del Senato accademico di condanna delle occupazioni.
Incontro del vice sindaco prof. G. Favilli con una delegazione dell'Associazione
nazionale assistenti volontari ospedalieri.
Lunedì 3: un gruppo di docenti universitarii rilascia la seguente
dichiarazione al "Resto del carlino": "Di fronte alle decisioni assunte
dal Senato accademico della propria e di altre università e alla
gravissima situazione che si è determinata nell'Università
di Roma (sgombero con intervento della polizia) e che può riperquotersi
nell'Ateneo bolognese, riaffermano la loro opposizione senza riserve ad
ogni forma di repressione accademica e poliziesca, dichiarano di essere
recisamente contrari ai criteri velleitari e pseudoriformatori che ispirano
il progetto di legge Sullo; esprimono la loro solidarietà operante
con gli assistenti, professori incaricati, borsisti, ricercatori e studenti
scesi in lotta per una reale trasformazione dell'Università italiana;
si impegnano ad assumere e promuovere tutte le iniziative che saranno necessarie
per la lotta in corso." Firmato: Carlo Poni, Franco Bricola, Marcello Ceccarelli,
Giovanni
Favilli, Paolo Fortunati, Francesco Galgano, Giorgio Ghezzi, Federico Mancini,
Oliviero Mario Olivo, Paolo Spinedi, Renato Zangheri, Carlo Zauli, Athos
Bellettini.
Gli assistenti universitari della facoltà di Medicina e chirurgia
precisano i motivi dello sciopero che è rivolto oltre che al Piano
Sullo, alle norme delegate predisposte dal ministro della Sanità
in applicazione della legge di riforma ospedaliera n.132 del 12 febbraio
1968.
Occupazione dell'Accademia di Belle Arti
Mercoledì 5: durante uno sciopero alla fabbrica Longo (via de'
Gandolfi) si verificano scontri tra studenti, polizia e operai. Stefano
Grossi, studente di Giurisprudenza di 27 anni, viene tratto in arresto.
Immediatamente un corteo improvvisato davanti alla Longo raggiunge la questura
per chiedere la liberazione di Grossi, qui si registrano nuovi incidenti
che determinano il fermo di altri due studenti successivamente lasciati
liberi: Roberto Martucci 20 anni, Lecce e Giuseppe Gradogna 20 anni, Pescara.
Erette barricate in via Zamboni.
La Federazione bolognese del PCI e la Cgil esprimono solidarietà
agli studenti, pur condannando l'estremismo.
L'assemblea degli studenti di Medicina invita al realismo politico
il movimento e rifiuta la "disfunzionalizzazione" ad oltranza dell'università.
Giovedì 6: assemblea generale degli studenti medi nella facoltà
di Lettere.
Nuova manifestazione di circa 600 studenti davanti alla fabbrica Longo.
Liberato l'Istituto Cavazza; gli studenti ribadiscono, però,
i motivi della lotta.
Venerdì 7: l'ADUS sospende l'occupazione della sede centrale.
La polizia sgombera, su ordine del Procuratore della Repubblica, gli
Istituti di Zoologia e Anatomia comparata. A seguito dell'operazione vengono
denunciati gli studenti presenti nei locali: Luciano Lucci, 21 anni; Nino
Villa, 23; Valerio Ricci, 21; Rino Montanari, 24; Cesarino Salomoni, 20;
Carlo Pancaldi, 29.
Gli studenti liberano le facoltà di Matematica e Lettere e l'Istituto
di Botanica.
Sabato 8: gli studenti occupano nuovamente la facoltà di Lettere,
l'Istituto di Botanica e la sede centrale al n.33 di via Zamboni. Ancora
occupate: Giurisprudenza, Scienze politiche, Magistero, l'Istituto di Fisica.
La Cisl deplora, con un comunicato pubblico, la strumentalizzazione
delle iniziative sindacali ad opera di estranei (il riferimento è
agli studenti) in concomitanza "al ripetersi di gravi episodi di intolleranza
e violenza in corrispondenza di vertenze del lavoro a carattere aziendale".
Domenica 9: alle h 5,30 del mattino la polizia, guidata personalmente
dal Questore Ferruccio Allitto Bonanno in accordo con Prefetto e Rettore,
sgombera le facoltà di Giurisprudenza, Scienze politiche, Magistero
e l'Istituto di Fisica. Nei locali vuoti, eccetto che a Fisica dove c'erano
60 studenti, campeggiano alcune scritte murali tra cui: "Se sperate che
per protesta ci diamo fuoco, sbagliate, bruceremo voi", "Il capitale scava
il solco, il Pci lo approfondisce", "Violentate la vostra Alma Mater",
"l'unica cultura è la lotta di classe", "Papa, capitale e Pci=Santa
Alleanza", Distruggere è ricreare", "L'eros va liberato con violenza
animalesca contro tutte le forme di sfruttamento e repressione", "Sabattini
è una tigre di carta", "Se dio esistesse bisognerebbe distruggerlo",
"Il potere politico nasce dalla canna del fucile". Trovato anche un manifesto:
"Domani, domenica 9, i compagni della sezione (Sezione universitaria comunista,
ndr.) ci spiegheranno le forme più avanzate di lotta. Il compagno
Garibaldo parlerà sul tema: astenersi è la più corretta
prassi rivoluzionaria".
Lunedì 10: manifestazione studentesca di protesta contro l'intervento
della polizia in zona universitaria. Denunciati i promotori insieme a quelli
della manifestazione davanti alla fabbrica Longo poiché entrambe
non autorizzate.
In consiglio comunale il sindaco Fanti condanna "l'atteggiamento repressivo
delle forze dell'ordine e la campagna scandalistica della stampa reazionaria",
prendendo al contempo le distanze da una minoranza estremista: "Deve far
riflettere - afferma Fanti - il fatto che la gran parte delle scritte che
sporcano i muri della sede centrale dell'università sono scritte
lasciate da anonimi (...) che hanno saputo solo esprimere il livore anticomunista
di chi (...) attraverso l'avventurismo anarcoide ed estremistico, con parole
pseudo rivoluzionarie, maschera in effetti la sua incapacità ad
indicare una effettiva via per la trasformazione radicale della scuola
e della società".
Amnistiati gli studenti Roberto Zanni, Giorgio Forni, Carlos Moises
Lobato, Pier Luigi Corinaldesi, che, tre anni prima, in occasione della
morte di Paolo Rossi a Roma , si erano scontrati in zona universitaria
con esponenti di Primula goliardica (gruppo vicino a Randolfo Pacciardi).
Mercoledì 12: il consiglio di facoltà di Magistero si
schiera a maggioranza per la soppressione dei Magisteri.
Giovedì 13: l'assemblea nazionale dell'ANDS si pronuncia a favore
della figura del docente unico.
Venerdì 14: il tribunale di Bologna condanna gli studenti Maurizio
Torrealta a 4 mesi per resistenza, 3 per lesioni, 1 per contravvenzione
all'ingiunzione di sciogliere un assembramento e Giorgio Cremaschi a 4
mesi per resistenza, 1 di ammenda per la medesima contravvenzione. La sentenza
si riferisce alla contestazione del congresso nazionale di Medicina del
lavoro, tenuto il 2 ottobre 1968 a Palazzo Re Enzo. In quell'occasione
si erano verificati scontri tra polizia e studenti.
Sabato 15: presso l'Istituto industriale femminile Sirani si tiene
un incontro con le combattenti donne del Fronte Nazionale di Liberazione
del sud-Vietnam. Nel discorso della studentessa Bisi, intervenuta all'assemblea,
affiora il rifiuto della mitizzazione della lotta vietnamita e di quella
di Liberazione italiana accomunate, però, - secondo la studentessa
- da un identico nemico: il capitalismo che allora scatenava la guerra,
oggi vuole una scuola di classe e contestualmente scarica le bombe sul
Vietnam.
Lunedì 17: riprendono nella sede centrale dell'università
le lezioni di Giurisprudenza, Scienze politiche, Magistero.
Lunedì 17-Martedì 18: sciopero dei sanitari dell'ospedale
psichiatrico "Roncati" a causa dello stato di "crisi" in cui versa e, in
particolare, contro il provvedimento dell'Amministrazione provinciale di
estendere le competenze dell'ospedale a tutta la provincia con l'eccezione
dell'imolese.
Martedì 18: occupazione dell'Istituto professionale femminile
"Rubbiani". Tra le rivendicazioni: il riconoscimento del diploma conseguito
al termine dell'iter di studio, l'abolizione del periodo di inserimento
al lavoro, la partecipazione alla stesura degli scrutini.
Mercoledì 19: la polizia sgombera l'Istituto Rubbiani. Due studentesse
trovate nei locali sono denunciate, dodici sospese per un mese e un centinaio
prendono sei in condotta.
Occupazione dell'Istituto tecnico industriale "Aldini-Valeriani".
Venerdì 21: le studentesse dell'Istituto "Sirani" sospendono
ad intervalli irregolari le lezioni. Vogliono: istituzione del quarto e
quinto anno speciale per gli istituti professionali-commerciali; abolizione
del periodo di inserimento; riconoscimento effettivo del diploma di qualifica
rilasciato e conseguento accesso alle carriere di concetto.
Sabato 22: all'ITIS Belluzzi scontro tra studenti che volevano tenere
un'assemblea di 15 minuti (contemplata nella circolare Sullo) e il vice
preside prof. G. Unguendoli. Quest'ultimo, dopo minacce di sospensione
e denuncia, ha malmenato e poi sospeso per tre giorni uno studente.
In agitazione è pure l'Istituto Tecnico professionale "Manfredi"
con rivendicazioni simili a quelle del Rubbiani.
Lunedì 24: interpellanza al sindaco del consigliere comunale
Claudio Sabattini in merito alla "repressione" nelle scuole.
Martedì 25: per ordine del giudice istruttore Orlandini, sono
arrestati all'alba sei studenti e un'operaia per i fatti della Longo. Si
tratta di: Giuseppe Gradogna, 20 anni, Legge; Roberto Martucci, 19 anni,
Legge; Franco Berardi, 19 anni, Lettere; Otello Ciavatti, 25 anni, Pedagogia;
Massimo Serafini, 26 anni, iscritto a Perugia; Giancarlo Stisi, 30 anni,
Ingegneria; Gabriella Pirani, operaia. L'accusa è di "violenza e
minaccia a pubblico ufficiale con armi improprie". La Cgil, nonostante
la dissociazione delle altre confederazioni, annuncia uno sciopero provinciale
generale per il 26. L'università è in fermento.
Mercoledì 26: sciopero generale provinciale con manifestazione
di studenti ed operai davanti al carcere di S. Giovanni in Monte e infine
assemblea congiunta all'università. La Giunta comunale esprime la
propria solidarietà così come un gruppo di docenti di ruolo
e 150 docenti subalterni tra cui: Marco Battacchi, Athos Bellettini, Marcello
Ceccarelli, Paolo Favero, Giovanni Favilli, Antonio Tofani, Paolo Fortunati,
Francesco Galgano, Giorgio Ghezzi, Federico Mancini, Oliviero Olivo, Carlo
Poni, Renato Zangheri, Carlo Zauli.
Giovedì 27: nonostante il divieto di tenere un convegno regionale
nell'aula magna del Collegio universitario Irnerio a seguito delle proteste
del movimento studentesco, il FUAN cerca di entrare nel collegio con l'ausilio
di spranghe e catene. Nessun provvedimento è preso da parte di polizia
e magistratura al di là del sequestro di 8 manganelli.
Aprile
Martedì 1: sciopero degli studenti medi (circa 7950, "Resto
del carlino") con presidio davanti al carcere di S. Giovanni in Monte per
ottenere la liberazione degli arrestati.
Scontri davanti all'Istituto Pacinotti tra aderenti al movimento e
studenti di destra.
Si costituisce un collegio di difesa, con l'adesione di alcuni docenti,
per assistere gli incarcerati.
Venerdì 4: al circolo "Leopardi", riunione affollatissima per
il ciclo di dibattiti su Il pensiero marxista da Marx ad oggi.
Sabato 5: il gruppo di dissenso cattolico, "I Tralci", distribuisce
volantini davanti alla Basilica di Santa Maria dei Servi, accusando padre
Pellegrino Santucci di organizzare riunioni con gruppi fascisti.
Martedì 8: la FNSI (federazione della stampa) protesta pubblicamente
per il divieto imposto ai carcerati di scegliersi il giornale da leggere.
Mercoledì 9: manifestazione cittadina in piazza Maggiore per
l'eccidio di Battipaglia.
Giovedì 10: cessa l'agitazione degli assistenti volontari e
dei medici interni del Policlinico S. Orsola per l'avvio di una trattativa
con l'amministrazione.
Venerdì 11: manifestazione per il disarmo della polizia.
Sabato 12: congresso dell'ORUB in via Zamboni 25 per discutere il consuntivo
del bilancio finanziario dell'esercizio 1968-1969.
Martedì 15: un centinaio di tranvieri occupa per due ore i locali
dell'"Azienda trasporti municipalizzati" di via Saliceto 3, chiedendo la
chiusura della trattativa tra sindacati e azienda sulle "competenze accessorie".
Venerdì 18: l'ANSPAU (associazione nazionale sindacale personale
amministrativo universitario) annuncia uno sciopero fino al 21 per rivendicare
la partecipazione alla vita dell'università con pari dignità
rispetto alle altre componenti.
Si rompe la trattativa tra amministrazione dell'ospedale S. Orsola
e assistenti volontari e medici interni.
Il Consiglio comunale approva a maggioranza la richiesta di "disarmo
delle forze di polizia in servizio di ordine pubblico nei contrasti sociali
e durante le manifestazioni popolari" e richiede, altresì, la liberazione
dei giovani arrestati per i fatti della Longo.
Sabato 19-Domenica 20: festa della matricola.
Domenica 20: prime celebrazioni dell'anniversario della Liberazione.
Il sindaco Fanti rinnova l'attualità della Resistenza.
Martedì 22: contestazione all'interno del carcere di S. Giovanni
in Monte. I detenuti (circa 200 su 360) si rifiutano di tornare in carcere
dopo l'ora d'aria chiedendo un colloquio con il Procuratore della Repubblica.
La protesta viene sedata con l'intervento della celere.
Mercoledì 23: il giudice istruttore Orlandini rinvia a giudizio
i giovani arrestati il 25 marzo per la vicenda della Longo.
Maggio
Martedì 6: tensioni davanti alla fabbrica Ducati (via Emilia
Ponente) tra scioperanti e studenti, da una parte, e lavoratori che intendono
entrare, dall'altra.
Mercoledì 7: occupazione dell'Istituto di Statistica e del centro
meccanografico della facoltà di Economia e commercio contro la soppressione
del diploma di statistica e il rifiuto di creare un corso di laurea ad
hoc.
Giovedì 8: tafferugli alla Ducati tra scioperanti e forze dell'ordine.
Fermato un sindacalista (Giuliano Cazzola).
Venerdì 9: sciopero indetto da Cgil-Cisl-Uil contro il fermo
del giorno prima. Anche i dipendenti dell'ATM si astengono dal lavoro per
solidarietà.
Lunedì 12-Mercoledì 14: sciopero degli assistenti volontari
e medici interni del Policlinico S. Orsola a causa delle carenze sul piano
assistenziale, didattico, di ricerca.
Venerdì 16: gli studenti rompono la tregua aperta dopo l'occupazione
militare dell'università. Essi bloccano le lezioni a Lettere. Si
intensificano i rapporti tra il comitato di solidarietà agli arrestati,
il sindacato, gli operai. Viene avanzata l'ipotesi di organizzare un contro
processo alla "repressione" nell'aula magna dell'università.
Martedì 27: dibattito pubblico nell'aula magna dell'università
su contestazione e repressione, indetta da ABDU e ADUS. Nel pomeriggio,
manifestazione alla bolognina in solidarità agli arrestati.
Mercoledì 28: si apre il processo contro gli arrestati del 25
marzo. Gli avvocati difensori sono: Gozzi, Vecchi, Pergola, Gianpaolo,
Bricola, M. G. Leone, Enrica Selvatici, Rosa Mazzone. Il Pubblico ministero
è il dott. Latini. I pricipali imputati, in quanto ritenuti organizzatori
e dirigenti della maniferstazione, sono: Stisi, Berardi, Ciavatti e Serafini.
Giovedì 29: Stefano Grossi è rilasciato in libertà
provvisoria, seguirà un iter giudiziario autonomo.
Venerdì 30: condannati con la condizionale a 6 mesi e 10 giorni
di reclusione per oltraggio con violenza: Gradogna, Martucci, Berardi,
Ciavatti, Serafini, Stisi, Pirani.
Giugno
Venerdì 6: manifestazione con concentramento in piazza Scaravilli
per la Palestina libera.
Domenica 8: manifestazione regionale antifascista con l'adesione di
PCI, PSI, PSIUP, PRI, DC e la presenza di Sandro Pertini che ha sottolineato
il carattere popolare del "Secondo Risorgimento".
Incontro al circolo "Leopardi" di via S. Donato con S. Grossi, M. Serafini,
F. Berardi, G. Stisi sul tema della "repressione" e delle forme di lotta
per contrastarla.
Venerdì 13: sciopero nazionale dei braccianti (circa 10000,
"L'Unità") che invadono Bologna e occupano la sede dell'Ente Delta.
I lavoratori del CNEN, in agitazione, spengono il reattore nucleare
RB-1 a Montecuccolino e le calcolatrici del centro di piazza Maggiore.
Riuniti in assemblea permanente, essi chiedono una politica del personale
nel quadro dello sviluppo della ricerca scientifica.
Mercoledì 18: il FUAN ottiene il permesso dal preside di Economia
e commercio prof. Ciusa di tenere un'assemblea nell'aula magna. Si verificano
scontri con gli studenti del movimento che, al termine, occupano la facoltà.
Gli assistenti dell'Istituto di storia sono in agitazione per una diversa
strutturazione della ricerca.
Giovedì 19: condannato a 15 giorni di arresto il geometra Vittorio
De Intinis per "diffusione di notizia falsa e tendenziosa". Egli aveva
distribuito il 1 gennaio 1969 un volantino sul ferimento di Ceccanti a
Viareggio la notte precedente in cui c'era scritto che "le forze dell'ordine
hanno sparato ancora".
Un gruppo di docenti e assistenti chiede le dimissioni del preside
Ciusa per aver concesso l'aula magna al Fuan, dopo il parere contrario
del Rettore: G. Baldi, L. Bergonzini, M. Bione, B. Farolfi, R. Finzi, G.
Gattei, F. Galgano, M. Jacchia, R. Mistroni, N. Natali, R. Predi, C. Rotelli,
R. Tolomelli, F. Fassinari, L. Pucci.
Occupazione del rettorato con rivendicazione dell'aumento del presalario
e contestazione dell'esame di matematica finanziaria del prof. Vairoli
tenuto ugualmente a Magistero a causa dell'occupazione di Economia.
Venerdì 20: la polizia sgombera il rettorato. Gli studenti liberano
Economia.
Sabato 28: al circolo Pavese, spettacolo della compagnia teatrale Teatro
Evento sulla "repressione" dal titolo: E lo chiamano ordine
Settembre
Venerdì 5: studenti del movimento distribuiscono davanti alla
segreteria generale un volantino che incita a non pagare le tasse in considerazione
del basso livello di assistenza e di servizi.
Mercoledì 10: manifestazione cittadina in ricordo di Ho Ci Minh,
morto il 3 settembre.
Venerdì 12-Sabato 13: sciopero di 230 commesse ("L'Unità")
contro i ritmi di lavoro e per l'assunzione di personale ai grandi magazzini
dell'OMNIA, in piazza dei Martiri.
Sabato 20: congresso nazionale dei docenti idonei e dei liberi docenti.
Tafferugli in via dei Mille, nei pressi dell'OMNIA tra lavoratori-trici
e forze dell'ordine.
Mercoledì 24: la Cisl, in merito agli avvenimenti dell'OMNIA,
dichiara di "rifiutare ogni interferenza di gruppi estranei alla vertenza".
Il riferimento è, evidentemente, al movimento studentesco.
Sabato 27: conclusa dopo tre anni la trattativa tra università
e Istituto Ortopedico Rizzoli.
Convegno promosso da credenti di varie comunità cristiane per
il rinnovamento della Chiesa in senso evangelico. Durante i lavori viene
espressa una dura critica nei confronti della gerarchia ed emergono contenuti
classisti.
Ottobre
Martedì 7: il consiglio della facoltà di Scienze politiche
offre una cattedra a Don Giulio Girardi, allontanato nel 1968 dall'Ateneo
Salesiano di Roma e inviato in Francia. Essendo impegnato all'Istituto
cattolico di Parigi, Girardi, rinvia all'anno successivo la collaborazione.
Giovedì 9-Venerdì 10: occupazione lampo della mensa universitaria
di via Zamboni durante la quale sono stati distribuiti gratuitamente i
pasti. Gli studenti chiedono maggiore qualità e prezzi più
bassi.
Lunedì 13: manifestazione di protesta nei locali della mensa.
Convegno dell'UDI sulla scuola in via Galliera 8
Martedì 14: l'autorità accademica chiude la mensa di
via Zamboni.
Mercoledì 15: l'autorità accademica chiude il portone
della sede centrale dell'università per prevenire azioni di disturbo
degli studenti.
Manifestazione contro l'imperialismo nella "giornata internazionale
di lotta contro le azioni imperialistiche nel mondo".
Giovedì 16-Giovedì 23: sciopero degli assistenti ospedalieri
e degli aiuti degli ospedali cittadini per la mancata concessione dei posti
di ruolo.
Sabato 18: sciopero degli studenti del Liceo artistico di via Belle
Arti per gli orari di lezione, i progetti di riforma, i programmi.
Lunedì 20: riaperta la mensa di via Zamboni.
Martedì 28: momenti di tensione durante un'assemblea all'università
tra studenti iscritti al Pci e studenti appartenenti al movimento. Ad innescare
lo scontro contribuisce un'affermazione di Franco Berardi che definisce
gli studenti della sezione universitaria comunista "apprendisti revisionisti".
Novembre
Venerdì 7: occupazione della sede centrale dell'Istituto Aldini-Valeriani
e della succursale del Liceo Righi. Tra i motivi della mobilitazione c'è
la richiesta di aule per poter abolire i doppi turni.
Sabato 8: manifestazione in piazza S. Francesco degli invalidi civili,
promossa dal LANMIC.
Si estende la protesta degli studenti medi. Scioperano: il Marconi,
l'ITIS, Laura Bassi, Aldrovandi, Rubbiani con assemblea all'università.
Nel pomeriggio a Magistero si tiene un'assemblea studenti-operai.
Alla Ducati elettrotecnica vengono sospesi 31 operai per ragioni "tecniche".
Lunedì 10: occupazione del Liceo Fermi. Gli studenti chiedono
l'esercizio della libertà di stampa in Istituto, la disponibilità
delle aule al pomeriggio. Sospese le occupazioni del Liceo Righi e dell'Aldini-Valeriani.
Manifestazione del Pacinotti contro la decisione del preside Bondi di far
entrare a scuola gli studenti scioperanti di sabato con i genitori. Assemblea
al Marconi.
Il consiglio comunale approva una delibera con cui si concede ai lavoratori
in agitazione per rivendicazioni sindacali: 1) trasporti urbani gratuiti
dal 15 novembre al 15 dicembre, anche per studenti medi e universitari;
2) dilazione e rateizzazione del pagamento delle bollette del gas e dell'acqua;
3) assegnazione di 50.000.000 per sussidi in caso d'urgenza.
Mercoledì 12: per ordine della Procura della repubblica, alle
18,30, 6 autofurgoni e 3 autocarri della polizia sciolgono l'occupazione
del Liceo Fermi e arrestano Rodolfo Ciciliato, 21 anni, studente universitario
e Cesare Melloni, 21 anni, iscritto al Fermi.
Il preside dell'Istituto Laura Bassi sospende 10 studentesse per 3
giorni e assegna una nota disciplinare ad altre 100 a causa dello sciopero
di Sabato 8.
Manifestazione contro gli arresti e la repressione davanti al Pacinotti.
Scontri tra studenti del movimento (presenti Lotta continua, Potere operaio,
marxisti-leninisti) polizia e FUAN. In serata il PCI denuncia l'azione
provocatoria dei neofascisti e prende le distanze dall'uso della forza
da parte delle autorità, condannando, al contempo, l'estremismo
di alcuni segmenti del movimento che volevano occupare la scuola.
Sabato 15: occupazione dell'Aldini-Valeriani.
Assemblea nell'aula magna dell'università degli studenti del
Marconi, del liceo artistico e dell'istituto d'arte e poi presidio dinanzi
all'autostazione dove è in corso un convegno regionale della Dc
.
Al Pacinotti il consiglio dei professori decide la serrata dell'Istituto.
Il Pier Crescenzi si astiene per alcune ore dalle lezioni.
Al Liceo Galvani, esponenti del Fuan e dell'associazione Giovane Italia
occupano il primo piano e forzano il portone.
Lunedì 17: rinviati a giudizio 8 studenti responsabili dell'occupazione
dell'Istituto di Fisica A. Righi con l'accusa di interruzione di pubblico
servizio e occupazione di edificio pubblico. Si tratta di: Francesco Garibaldo
(accusato anche di danneggiamento), Sergio Serafini, Gabriele Morigi, Antonio
Dumas, Achille Cristallini, Marco Capponi, Antonio Preziosi, Arnaldo Cecchini.
La denuncia è partita dal direttore dell'Istituto prof. Clementel.
Occupazione della succursale dell'Istituto Sirani.
Mercoledì 19: sciopero generale indetto dai sindacati per una
diversa politica della casa. Il servizio d'ordine tiene fuori da piazza
Maggiore un corteo di studenti tra cui l'organizzazione Potere operaio.
Occupazione della sede centrale dell'università.
Incontro al Righi con i lavoratori-tecnici del Cnen.
Rilasciati in libertà provvisoria Melloni e Ciciliato.
Il prefetto annulla per illeggitimità la delibera del consiglio
comunale sui trasporti gratuiti agli operai in lotta. Vivaci proteste dei
lavoratori dell'ATM e dei sindacati i quali affermano, in un comunicato,
che la decisione "oltre a negare un contributo della città per aiutare
i lavoratori, assume il significato di una posizione a favore del padronato".
Diversi consigli di quartiere si schierano per la delibera comunale.
Sabato 22: sospesi al Liceo Fermi 7 studenti, accusati di aver protestato
durante un'assemblea illegale contro l'arresto di Melloni e Cicilliato:
Mazzone per 15 giorni, Santoro, Gazzotti, Felicori, Turrini, Carnevali,
Berselli, per 10 giorni
Domenica 23: assemblea nei locali dell'autostazione di studenti, genitori
e insegnanti del Pacinotti, chiuso dal collegio degli insegnanti
Lunedì 24: scontri davanti alla facoltà di Matematica
tra goliardi e studenti del movimento.
Venerdì 28: nuova delibera del consiglio comunale sui trasporti
gratuiti per il periodo 20 dicembre-20 gennaio.
Nuove sospensioni al Fermi (sezione di via Regnoli) a seguito dell'occupazione
della scuola: F. Malgara, 15 giorni; W. Vitali, 10 giorni; M. Piazzi, Elena
Magli, Marena Moretti, Morena Melega, 10 giorni, C. Passarelli, 5 giorni.
Dicembre
Lunedì 1: sciopero della fame di massa nel carcere di S. Giovanni
in Monte; i detenuti invocano la riforma del codice penale, di quello di
procedura penale e del regolamento carcerario.
Lunedì 8: si apre la quinta mostra internazionale del cinema
libero di Porretta terme con due cinegiornali cubani di Santiago Alvarez.
Al centro dell'attenzione la cinematografia sulla guerriglia.
Giovedì 11: occupazione di un'aula dell'Istituto di Istologia.
Manifestazione degli studenti del Liceo Righi davanti al Provveditorato
e alla Provincia.
Venerdì 12: liberata l'aula di Istologia.
Esplode a Milano, nell'agenzia della Banca Nazionale dell'Agricoltura
ubicata in piazza Fontana, una bomba: 16 morti e 84 feriti.
Manifestazione degli studenti dell'ITIS.
Domenica 14: chiude la mostra di Porretta.
Lunedì 15: occupazione dell'istituto tecnico Marconi, sgomberato,
poi, in serata, dalla polizia.
L'ANDU e l'ANDS diffondono un comunicato in cui si denuncia la matrice
fascista e reazionaria dell'attentato di Milano.
Giovedì 18: manifestazione dinanzi all'Istituto Pacinotti in
risposta al divieto del preside di concedere un'assemblea. Un gruppo di
esponenti dell'associazione Giovane Italia strappa e brucia alcuni volantini
del movimento durante la manifestazione.
Giovedì 18-Domenica 21: l'Istituto di Sociologia dell'università
promuove a palazzo Montanari, in via Galliera 8, un seminario internazionale
dal titolo: La partecipazione operaia: esperienze, istituzioni, prospettive.
Nella conferenza stampa di apertura, il prof. Bellasi, docente di sociologia
del lavoro, precisa che l'iniziativa tende a realizzare una saldatura tra
momento scientifico e momento politico.
Venerdì 19: manifestazione degli studenti medi (Aldini, ITIS,
Rubbiani, Sirani, Pacinotti, Fioravanti, Marconi, Laura Bassi, Liceo artistico)
contro lo sgombero del Marconi. Si verificano scontri con la polizia.
Domenica 21: manifestazione cittadina antifascista promossa dal Consiglio
federativo della Resistenza.