di Alessandro Provvisionato Il 30 marzo, il coro Mikrokosmos ha cantato nelle sale del Centro Zonarelli. Questa è stata l’ultima tappa di un progetto sulle ninnananne. Il pomeriggio si è svolto seguendo questo programma: Alle 15.00 il coro ha cantato alcuni brani, camminando per i giardini del centro, coinvolgendo le persone vicine. Questo ha fatto si che più persone seguissero l’evento. Intorno alle 16.00 Mikrokosmos si è fermato nel cortile interno al centro e, radunando i molti spettatori che si sono accodati al coro, ha proposto altri brani, seguendo un repertorio composto da musiche provenienti da 50 paesi diversi. Non appena la rappresentazione è finita, una delle sale interne al centro Zonarelli è stata invasa da altre persone di tutte le età.
Alle 17.00 è iniziato il concerto vero e proprio. Le luci sono state spente e le tende tirate. Un paio di coristi si sono incamminati verso il palco intonando una ninnananna e portando candele rosse. Non appena questi hanno finito, un altro gruppetto di persone è salito sul palco iniziando un brano diverso. Il tempo di ascoltare 4 o 5 ninnananne e tutto il coro, molto applaudito, era in piedi di fronte al pubblico. Il direttore, Michele Napolitano, ha spiegato come è nata questa iniziativa, poi il coro ha iniziato a esibirsi. Ogni ninnananna era preceduta da una breve presentazione tenuta dalla persona che, durante le sedute avvenute in precedenza, l’aveva proposta. Alla fine il pubblico ha chiesto il bis e il ragazzi che cantavano hanno intonato un canto aborigeno australiano e, scendendo dal palco, si sono mischiati tra il pubblico terminando in questo modo la serata canora.
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