La qualitą dell'abitare nell'Edilizia Pubblica



L’obiettivo del progetto è stato giungere, con la partecipazione attiva dei cittadini e delle associazioni, a un cambiamento nella percezione del quartiere e alla individuazione di nuovi possibili interventi che migliorino l’azione di governo del territorio. Da un quartiere “di periferia” San Donato può assumere così l’aspetto di nuova centralità, come prospettato anche nel Piano Strutturale Comunale.


Sono stati due gli ambiti principali di attività del laboratorio: l’allestimento di una mostra nel Centro Urbano del Quartiere (sede del progetto “Sposta il tuo Centro”) e l’organizzazione di alcune feste di “avVicinato”. Attività in gran parte concomitanti e strettamente connesse tra loro.

Il laboratorio ha prodotto anche un catalogo .


MOSTRA (16 maggio - 2 giuno 2008)


Alcuni edifici in via Vezza (nn. 6-16), edificati nella prima metà degli anni cinquanta del Novecento, accostati a quelli compresi in un’ampia area delimitata dalle vie Magazzari-Ristori-Andreini-Melato e costruiti nella seconda metà degli anni cinquanta, offrono un interessante spaccato delle problematiche pianificatorie in un momento cruciale di ampliamento della città. Autore di questi interventi è il  Comune di Bologna che in quegli anni si rapporta efficacemente soprattutto con l’attività dell’Istituto Autonomo Case Popolari, con il quale appare perseguita un’azione complementare nell’utilizzo delle risorse e dell’offerta abitativa.
Al Pilastro si è scelto di illustrare il Virgolone (solo in parte edificazione pubblica), in considerazione anche della sua significatività architettonica, e gli edifici su via Trauzzi, in quanto possibile esempio di conduzione mista pubblico/privato.  In questi casi si tratta di interventi edificatori dell’Iacp in due diverse fasi di costruzione del “Villaggio Pilastro”:  anni sessanta per via Trauzzi e anni settanta per il Virgolone.
Questa parte della mostra, dedicata agli esempi sommariamente delineati, si esprime con pannelli di documentazione storica e fotografie appositamente scattate dall’Unione Fotografi Organizzati. Le immagini, che riguardano gli edifici, ma anche le persone  sono mirate soprattutto a far riflettere sulla vivibilità delle aree considerate, mettendo in luce contemporaneamente  aspetti positivi e criticità.  leggi tutto sulla mostra

LE FESTE DI avVICINATO

I principali destinatari delle feste sono stati infatti i cittadini residenti nell’edilizia pubblica,  che hanno potuto così cogliere un’opportunità per re/incontrarsi e nello stesso tempo aprirsi ad altri soggetti. In queste occasioni sono state promosse sinergie: con “piazza delle culture”,  altro laboratorio del progetto, e con diverse associazioni di volontariato che si sono rivelate determinanti nella cura degli aspetti ricreativi e gastronomici. Da segnalare e  apprezzare particolarmente il contributo attivo di alcuni cittadini residenti, con l’offerta di torte confezionate secondo personali ricette e occasioni d’intrattenimento musical-teatrale, secondo lo spirito che informa le feste di vicinato.

La localizzazione delle feste, in ampi spazi verdi adiacenti a particolari edificazioni di tipo pubblico o di  pertinenza  delle stesse, rispecchia la scelta di alcuni ambiti in quanto possibili campioni nella mostra sull’edilizia pubblica in  San Donato.

     

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