Dopo le due anteprime “ROBOT Paths” che si sono svolte in settembre a Palazzo Re Enzo, ora RoBOt festival entra nel vivo e dal dall'5 all'8 ottobre presenta un nuovo programma di ricognizione nella musica e nelle arti digitali, tra certezze e territori inesplorati. Molti gli appuntamenti che si svolgeranno all'ex Ospedale dei Bastardini, con un party finale al Cassero. Spazi in parte nuovi e in parte ritrovati per questa nona edizione che cambia il contesto, ma non il testo e mantiene come suoi elementi essenziali la ricerca del nuovo, nella musica e nelle arti
Una serie di appuntamenti che ruotano intortno al tema "What comes next", per sottolineare un nuovo inizio, in nuove location, tenendo ferma la qualità del programma organizzato dall'associazione culturale Shape, che quest'anno propone insieme alle novità internazionali anche molti artisti che a Bologna operano o si sono formati. "un programma di altissimo livello - sottolinea l'assessore alla Cultura Bruna Gambarelli - che sperimenta, mettendo in dialogo le tendenze internazionali con gli artisti che operano nel nostro territorio. Un gioiello delle arti digitali che il Comune intende, insieme alla Regione, continuare a sostenere".
Tra i nomi più attesi spicca Hieroglyphic Being, il nuovo volto della techno più ortodossa; Space Dimension Controller, grande visionario e creatore di una saga fantascientifica ad oggi impareggiabile. E poi ancora la techno leggendaria di Detroit Stingray 313, Aurora Halal e la decostruzione del concetto di “dancefloor”, The Dwarfs Of East Agouza, giganti dell'improvvisazione, The Grasso Brothers, campioni del funk in tutte le sue declinazioni e The Analogue Cops, con il loro amore per il vinile e il suonoanalogico.
E poi ci sono i grandi artisti di domani, che il festival ha intercettato per portarli proprio qui a Bologna nell'istante immediatamente precedente all'esplosione, come la coreana Peggy Gou e Route 8 in arrivo da da Budapest. E ancora gli enigmi indecifrabili di V erotika e 1024 Architecture e le eccellenze italiane al massimo della forma come Fabrizio Mammarella e Nicola Ratti. Infine molte sorprese come la joint-venture intercontinentale Mop Mop Electric Trio , progetto nato proprio a Bologna con l'innesto temporaneo di Wayne Snow e le prove aperte della collaborazione Dewey Dell/Massimo Pupillo in una veste a cui assistere ora o mai più.
Piatto ugualmente ricco per quanto riguarda il versante show audio/video con loop visuali, panorami psichici, ritratti 3.0 per sgretolare ogni barriera tra immagine e suono. Infine c'è da ricordare che
Red Bull Music Academy transita a RoBOt 09 e mercoledì 5 ottobre, alle ore 19 all'ex Ospedale dei Bastardini, inaugura “Beyond The Noise”, mostra fotografica che si concentra sul prima e il dopo del live show, sui quei momenti cioè in cui viene a galla il lato umano di ogni artista, la maschera del performer ancora da indossare o appena tolta. Tutti gli scatti immortalano attimi rubati durante gli RBMA Festivals: a New York City, al Sonardôme di Barcellona e durante l’edizione 2015 dell’Academy a Parigi.
Sempre mercoledì 5 ottobre e sempre all'ex Ospedale dei Bastardini, alle ore 20, Jamal Moss si svela in “A Conversation With Hieroglyphic Being”: microfono aperto per potere interagire con lo sciamano analogico prima del live.
Le prevendite dei biglietti per la IX edizione di ROBOT Festival sono aperte, non mancate!