L'Educazione civica è entrata da poco nell'insegnamento scolastico (legge 92/2019) e Bologna è pronta a mettere in campo una riflessione per farne il perno di un'educazione alla cittadinanza globale, in una prospettiva radicata nell'esperienza locale di apertura all'intercultura e alle differenze.
Il 25 febbraio si è tenuta la tavola rotonda: Educazione alla cittadinanza globale ed educazione civica nel territorio di Bologna. Dalle linee guida nazionali ai bisogni della comunità educativa. Un momento di confronto su questi temi fra tutti gli attori istituzionali e della società civile, a livello nazionale e locale. Leggi qui un report dell'iniziativa.
Un incontro online, organizzato da WeWorld, in collaborazione con il Comune di Bologna e i partner locali dei Progetti MigratED e In Marcia con il clima, ha costituito una importante occasione per approfondire il dibattito sull’implementazione a livello locale della Strategia Italiana per l’Educazione alle cittadinanza globale e della nuova legge sull’Educazione civica e per analizzare la coerenza fra linee guida nazionali, buone pratiche e bisogni educativi nel territorio di Bologna.
L'obiettivo comune è quello di promuovere una comunità educante capace di esprimere connessioni fra pubblico e privato, educazione formale e non formale, profit e non profit, e che sia portavoce dei valori dei diritti umani, del dialogo interculturale e dello sviluppo sostenibile.
Nelle parole dell'assessora Susanna Zaccaria, la prospettiva per la comunità di operatori pubblici e privati a Bologna: “La pluralità e la profondità delle pratiche condivise e di tutte quelle che concorrono a rendere ricco il patrimonio di Bologna come città votata all’educazione alla cittadinanza globale, mi portano a concludere che in questo territorio siano presenti tutte le condizioni necessarie all’avvio di una nuova fase di rafforzamento delle sinergie per consentire una strategia condivisa di azione e di impegno per la formazione dei futuri cittadini di Bologna e del Mondo”.
I bisogni e le buone pratiche del territorio di Bologna
- il ruolo propulsore dell’Amministrazione comunale nella promozione di una comunità educante
- una grande attenzione alla creazione delle condizioni per la diffusione di una cultura civica e della comunità, che muove i suoi primi passi fin dai primi anni di vita del bambino, a partire dal suo ingresso nei servizi per l’infanzia
- un lavoro sedimentato in trent'anni rappresentato dal Centro Documentazione e Intercultura RiESco del Comune, che supporta le scuole e i servizi educativi nella promozione di una cultura del rispetto delle differenze e per contrastare il diffondersi del pregiudizio e dello stereotipo
- tanti i progetti europei realizzati dal Comune in partnership con soggetti della società civile, come Amitié e Amitié Code che hannno consentito lo scambio di buone pratiche
- nel 2018 la Giunta ha adottato il Piano di Azione Locale (PAL) per un'azione amministrativa non discriminatoria e basata sui diritti umani nei confronti dei nuovi cittadini e delle nuove cittadine, con l'obiettivo di promuovere il diritto al benessere, alla non discriminazione e alla partecipazione dei cittadini di paesi terzi,
- per il triennio 2018-2021, l'attuazione del Pal ha dato vita a una pluralità di azioni di formazione rivolte al personale dipendente, di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza, di partecipazione di cittadini e dell’associazionismo.