La fontana del Nettuno ha un nuovo sistema di illuminazione progettato dal maestro Mario Nanni per valorizzare uno dei simboli della città.
L'impianto è stato pensato durante la fase di restauro della fontana, quando si è scelto di eliminare i corpi illuminanti all’interno della vasca. Il progetto ruota attorno all’ombra del Nettuno sulla facciata di Palazzo d’Accursio, diffondendo attorno un’illuminazione soffusa.
Il nuovo progetto di illuminazione
Dalle 17 alle 24 la figura del Nettuno diventa una meridiana: la sua ombra proiettata sul palazzo comunale si sposta in avanti ad ogni ora, verso la finestra del cardinal Legato Girolamo Sauli e rimane accesa per un minuto. L'intera piazza si trova così al centro di una scenografia luminosa notturna grazie a un articolato studio di luci e ombre.
Il basamento e lo specchio d’acqua della fontana hanno un’illuminazione dedicata che è costituita da un gruppo di apparecchi collocati sulla copertura di Palazzo Re Enzo verso la piazza e sul balcone del Salone del Podestà di Palazzo Re Enzo.
Contestualmente è stata rivista l’illuminazione radente della facciata della Sala Borsa: i vecchi corpi illuminanti e i vetri sono stati sostituiti, garantendo un’illuminazione più armoniosa dell’intera facciata e del Sacrario dei Caduti.
L'idea guida è stata quella di creare un percorso luminoso notturno che possa mettere in luce l’opera da diverse posizioni, creando così una scenografia e una composizione teatrale sempre diversa al passare di tutte le ore della notte. I punti di osservazione del Gigante sono infiniti, ma i principali sono tre e ogni punto di osservazione diventa una composizione fotografica:
- quando si arriva dal Voltone del Podestà e ci si ferma alla fontanella. Alle spalle della fontana c’è il palazzo di Biblioteca Salaborsa
- quando si arriva da nord, percorrendo l’antico cardo, oggi via Indipendenza e di fronte, al di là del Gigante, si apre la vista su San Petronio
- quando ci si trova al centro della piazza, alle spalle San Petronio e davanti il Nettuno, circondato dagli edifici e dagli spazi che rappresentano il cuore pulsante della vita politica, culturale, commerciale e associativa della città: a sinistra Palazzo d’Accursio, a destra Palazzo del Podestà e oltre la fontana, il cardo romano.
Caratteristiche tecniche
Per gli apparecchi luminosi sono stati utilizzati sorgenti led di elevata qualità con ottiche di alta precisione, per ridurre l'inquinamento luminoso e risparmiare energia.
Nello specifico sono stati installati quattordici faretti realizzati in bronzo, in omaggio al materiale di cui è costituito il Gigante. Sono dotati di un anello antiabbagliante per diminuire l’abbagliamento e eliminare anche l’inquinamento luminoso.
La tecnologia led utilizzata ha una qualità della luce cri98, 1sdcm, per un consumo totale di 170w e un’efficienza energetica pari a 112 lm/w, classe energetica A++. grazie al sistema di controllo con una programmazione dmx, la durata e l’efficienza dei led sarà di circa 100.000 ore.
La gestione dei vari apparecchi avviene attraverso un sistema wireless che consente di regolare simultaneamente l’accensione, lo spegnimento, la potenza e la temperatura colore.
Costi
I lavori sono stati eseguiti dalla ditta Effe-Gi impianti di Vergato, che è risultata aggiudicataria in seguito ad una procedura negoziata. Il costo complessivo dell'intervento è di circa 160 mila euro.
(La foto di copertina è di Fabio Gambina)