Un murales al nido Roselle per reclamare i diritti dei bambini

Un grande murales sulla facciata esterna del nido d’infanzia comunale “Roselle”, al quartiere Savena, per reclamare i diritti naturali di bambine e bambini, in particolare il diritto alle sfumature, e rendere più accogliente l’ingresso alla scuola. E’ questo l’ultimo step del progetto “I diritti naturali di bambine e bambine” di Gianfranco Zavalloni, direttore didattico e insegnante di scuola dell'infanzia, nonché illuminato ecologista, prematuramente scomparso nell'agosto 2012.

Il dipinto è stato realizzato con la collaborazione di due studenti del liceo artistico "Arcangeli" di Bologna, Michele e Valerio, dei genitori ,del personale, dei bambini e delle bambine e dell’Associazione Dentro al Nido

Durante la programmazione didattica 2012-2013 del “Roselle", su proposta delle educatrici, sono state realizzate attività specifiche sui diritti delle bambine e dei bambini. Contemporaneamente i genitori, con il supporto artistico di una mamma, utente del nido negli anni scorsi, Francesca Festa, hanno realizzato a mano tavole disegnate e colorate. Alla festa di fine anno un nonno ha recitato pubblicamente i contenuti del libro illustrato, che resta al Nido a disposizione dei futuri iscritti e delle loro famiglie. Dello stesso testo sono state realizzate miniature consegnate alle famiglie coinvolte e libricini da colorare. 

Scopo del progetto è stato anche quello di condividere con la comunità l’impegno quotidiano che all’interno dei nidi accompagna la crescita delle piccole e dei piccoli cittadini. La partecipazione di educatrici, genitori, ragazzi e volontari ormai usciti dal nido come utenti, e la cura con cui tutti hanno contribuito al progetto, è un segnale importante delle risorse che Bologna ha  e che vanno attivate per rieducare tutti al rispetto e alla cura del patrimonio comune.

In Primavera verrà organizzata una festa nel parco aperta alla cittadinanza. Per l’occasione sul murales verranno poste le impronte di mani dei piccoli e grandi utenti che hanno frequentato il nido da 40 anni a questa parte.

Soddisfatta la Presidente di Quartiere, Virginia Gieri: "Occorre dare visibilità e merito a questi esempi di cura dei beni comuni, in cui l'azione delle istituzioni è supportata e stimolata da privati cittadini che si occupano del patrimonio pubblico e della comunità intera. Significativa la scelta di un nido, luogo privilegiato per la spontanea aggregazione tra famiglie e per la prima socializzazione dei bambini e delle bambine. Ringrazio quindi tutte le educatrici coinvolte, il coordinamento pedagogico, i genitori e tutti i volontari per il prezioso contributo". 

Il progetto ha aderito al bando di cittadinanza attiva del Comune di Bologna e partecipa al premio Bologna città bella e civile, nonché alla selezione dei progetti educativi per il convegno "Educazione e/è politica" che si terrà a Febbraio a Reggio Emilia a cura del Gruppo Nazionale Nidi.

 

(Foto di Associazione Dentro al Nido)