Il Comune di Bologna e la Città metropolitana – le cui Giunte si sono riunite in maniera congiunta il 7 marzo – hanno presentano il primo pacchetto di proposte del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che riguarda il disegno della rete portante del Trasporto Pubblico Metropolitano (TPM).
Si tratta di una proposta aperta da sottoporre al processo di partecipazione del Forum metropolitano per la mobilità sostenibile, alla cui conclusione seguirà l’adozione del PUMS.
Questa nuova rete del TPM è composta da 4 linee di tram integrate con 5 linee del Servizio Ferroviario Metropolitano e una rete di autolinee veloci lungo le direttrici non servite dal SFM.
Nei prossimi mesi saranno presentati gli altri pacchetti di proposte su:
Mobilità attiva (biciplan e pedonalità)
Spazio stradale – progettazione e regolamentazione
Pianificazione integrata mobilità - urbanistica
Smart Mobility
Piano della Logistica e PGTU del Comune di Bologna.
Nei mesi scorsi – attraverso un importante processo di partecipazione che ha coinvolto stakeholder e cittadini – sono stati focalizzati gli obiettivi prioritari che si vogliono raggiungere con questo Piano della mobilità sostenibile. E l'indicazione che è arrivata è stata chiara: miglioramento dei servizi di Trasporto Pubblico Locale e miglioramento della qualità dell'aria sono stati gli obiettivi maggiormente segnalati.
Per raggiungere tali obiettivi e centrare – anche dal punto di vista quantitativo - quelli indicati a livello regionale, nazionale e internazionale il risultato che gli Enti si propongono è ambizioso, ma necessario: trasferire circa 440mila spostamenti giornalieri da auto privata ad altri mezzi: trasporto pubblico, bici o piedi. Da qui al 2030 l'intenzione è far scendere la quota di spostamenti con auto dall'attuale 57% al 41% nella città metropolitana.
La principale novità nella strutturazione della rete è il superamento del dualismo tra ambito urbano ed extraurbano a favore di un’organizzazione che recupera una sostanziale coesione funzionale all’interno della Città metropolitana.
In questa ottica - ad esempio - la nuova rete tranviaria di Bologna viene concepita come un sistema integrato con il SFM per favorire l’accessibilità ai principali poli attrattori di rango sovracomunale, a servizio di cittadini e City Users dell’intera città metropolitana. Sostituisce progressivamente le linee urbane portanti con linee tramviarie a maggiore capacità e la sua realizzazione prevede due step principali: realizzazione della Linea Rossa (Borgo Panigale-Stazione-Fiera-Caab) e implementazione progressiva delle altre 3 linee che risultano combinazione dei rami radiali delle attuali linee portanti:
linea blu: Casalecchio-San Lazzaro
linea verde: Corticella SFM-Due Madonne/Via Larga
linea gialla: Casteldebole SFM-Rastginano SFM
La rete tranviaria completa intercetterà 260.000 residenti entro 300m dalle linee, pari al 67% degli abitanti del Comune di Bologna.
Oltre al potenziamento della rete portante urbana di Bologna mediante l’introduzione del tram, l'altro pilastro del sistema è rappresentato il potenziamento del SFM con una frequenza delle corse nelle fasce di punta che vogliamo arrivi ai 15 minuti su tutte le linee, il richiederà la realizzazione di interventi strumentali (potenziamento materiale rotabile) e infrastrutturali.
Questa organizzazione della rete di trasporto collettivo è basata sul rendez-vous tra servizi della rete portante (SFM, Tram e autolinee veloci) con la rete automobilistica secondaria urbana ed extraurbana. Anche per questo nascono i Centri di Mobilità, l’elemento fondante su cui si basa la visione di evoluzione della mobilità proposta dal PUMS. Luoghi, che non sono semplici nodi di scambio auto – ferro o di interscambio su gomma tra linee portanti e linee secondarie, ma sono dei nodi della rete della mobilità elevati a rango superiore, con servizi per i cittadini, per gli acquisti, servizi di car e bike sharing, velostazioni, info point.
Infine, per rendere effettiva la creazione di un unico trasporto pubblico metropolitano verrà istituito il biglietto unico metropolitano che permetterà con un solo titolo di viaggio, biglietto o abbonamento che sia, di poter scegliere indifferentemente il bus urbano, quello extraurbano e il treno metropolitano, con un notevole risparmio da parte dei cittadini, oltre che una maggiore efficienza del trasporto.