Separazione o comunione dei beni, costituzione di fondi patrimoniali: i notai possono fin da ora inviare per via telematica al Comune di Bologna gli atti che obbligatoriamente vanno annotati a margine dell'atto di matrimonio, anticipando i tempi previsti dalla legge. La comunicazione delle convenzioni matrimoniali tra coniugi per via telematica da parte dei notai ai Comuni sarà infatti obbligatoria, e l’unica possibile, in tutta Italia dal 1 gennaio 2015.
Anche in questo caso, Bologna è uno dei primissimi Comuni in Italia ad adeguarsi fin da ora al Decreto del 12 febbraio 2014, rendendolo già operativo. L'innovazione è l’ultimo risultato acquisito grazie alla collaborazione operativa a livello informatico tra il Comune di Bologna e il notariato, entrambi in prima linea nell’ottica della semplificazione amministrativa e della tutela dei cittadini.
"Uno dei principali obiettivi che ci siamo posti come Amministrazione da quando ci siamo insediati - afferma l'assessore ai Servizi demografici Nadia Monti - è quello dello snellimento della burocrazia nell’ottica di rendere la città sempre più facile e accessibile per tutti i cittadini. La possibilità di inviare in maniera telematica atti da parte dei notai è un altro importante passo in tale direzione. Naturalmente tutto ciò è stato possibile grazie alla fattiva e costruttiva collaborazione che si è creata con i consigli notarili ed altre importanti associazioni di categoria sul territorio. Sono molto soddisfatta del risultato raggiunto, perché in questo periodo di grande crisi, provvedimenti di questo genere, se da una parte hanno praticamente costo zero per la comunità, dall’altra portano grandi e concreti vantaggi a tutti, ponendo ancora una volta Bologna ai vertici nazionali".
Già nel giugno 2010 il Comune di Bologna aveva sottoscritto con il Consiglio Notarile di Bologna, quale intermediario del cittadino, la Convenzione per la fase di sperimentazione del rilascio della certificazione anagrafica e di stato civile mediante ‘timbro digitale’.
L'accesso avveniva già da alcuni anni attraverso la rete IPERBOLE e più recentemente attraverso l'account Lepida SPA - FedERa; i notai possono, inoltre, attraverso la 'scrivania del professionista' consultare direttamente le banche dati del Comune per reperire una serie di informazioni necessarie per l'attività notarile: cartografia, stradario e numerazione civica, interventi edilizi effettuati sul territorio, destinazione urbanistica vigente, con la normativa specifica, la visualizzazione dei dati urbanistici e dei precedenti edilizi anche mediante il confronto con i riferimenti catastali e l'utilizzo di più chiavi di ricerca.
"Anche nel caso delle convenzioni matrimoniali, si tratta - sottolinea Fabrizio Sertori, presidente del Consiglio Notarile di Bologna - di un servizio fondamentale reso ai cittadini. Da sempre i notai conservano e trasmettono documenti probatori della volontà in materia immobiliare, familiare, successoria. Anche nel caso delle convenzioni matrimoniali tra coniugi, il contributo notarile segue la stessa linea".
Come funziona
L’invio è semplicissimo. L’atto contenente la convenzione matrimoniale, infirmato digitalmente viene inviato solo in formato elettronico e tramite pec all’indirizzo elettronico del protocollo generale pec del Comune: protocollogenerale@pec.comune.bologna.it.
Il Comune invia una comunicazione di avvenuta ricezione, con riferimento al numero di protocollo.
Sempre online è inoltre possibile consultare l’avvenuta annotazione della convenzione matrimoniale a margine dell’atto di matrimonio.
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