Il Terra di Tutti diventa Art Festival e, per la nona edizione, ha selezionato 12 progetti da un bando internazionale per raccontare con altri linguaggi i conflitti nel mondo, le migrazioni che causano e le vite di migranti e profughi.
"Il bando sulle arti performative nasce dalla collaborazione del Festival con il progetto europeo Amitiè Code del Comune, che entra così tra i promotori", spiega l'assessore Matteo Lepore, "con l'idea di coinvolgere la città su temi importanti come l'accoglienza dei rifugiati e l'integrazione".
Oltre al cinema, che resta il cuore del festival, nel programma ci sono nuove sezioni: incontri, comics, teatro e sport e varie location che si aggiungono al Lumiére e al Tpo. Dopo l'anteprima del documentario I sogni del lago salato, di Andrea Segre, che incontra il pubblico il 2 ottobre al Lumiére, si parte mercoledì 7 con il convegno a Palazzo d'Accursio sulle migrazioni e la loro rappresentazione mediatica, mentre alle 18 si inaugura al Tpo la mostra di fumetti Drawing the Future.
Allo spazio DMS la parte teatrale, che coinvolge anche Palazzo d'Accursio dove l'11 il Teatro dell'Argine presenta Lampedusa mirrors. La parte sportiva prevede una biciclettata dalla nuova velostazione sulle mappe migranti disegnate dagli ospiti delle strutture d'accoglienza.
Infine il cinema: su 300 proposte sono stati selezionati 60 tra corti e medio metraggi con uno sguardo a 360° su diritti civili, guerre e migrazioni: si va da Sì, se puede, sulle occupazioni abitative a Barcellona; a Victory Day, che indaga la condizione omosessuale nella Russia di Putin, a Syrian edge, il documentario sui profughi siriani in Libano di Lisa Tormena.